La Nuova Sardegna

Dopo l’invito a JLo su tutti i social a trionfare è l’ironia

 Dopo l’invito a JLo su tutti i social a trionfare è l’ironia

Decine di fotomontaggi sulla proposta del sindaco alla star Dal bagno dell’attrice al Poetto alla sfilata vestita di rossoblù

17 gennaio 2020
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CAGLIARI. Jennifer Lopez che sfila avvolta nella bandiera del Cagliari, che balla sulle note di “Su duru duru” alla sagra di Sant’Efisio, che divide con Paolo Truzzu la locandina del film “Scusa ma sono un po’ incinta”, per l’occasione diventato “un po’ nenna” in slang cagliaritano. Ma anche JLo che su Twitter si chiede in inglese “chi ca...spita è Paolo Truzzu”. La lettera con cui il sindaco invita la star americana a trasferirsi a Cagliari molto probabilmente non è arrivata a destinazione, a Hollywood, ma ha suscitato un grande clamore sul web. Su Facebook, su Twitter, su Instagram è difficile non imbattersi in fotomontaggi in cui la statuaria Jennifer viene raffigurata mentre attraversa via Roma, mentre compra il pesce al mercato di San Benedetto, mentre sfila con i colori del Cagliari, mentre si fa il bagno al Poetto.

D’altronde, è stato lo stesso Truzzu, nella lettera in risposta all’intervista di JLo a “Vanity fair” in cui la star diceva di sognare di trasferirsi in Italia, a illustrarle tutte le bellezze di Cagliari. «Potrai frequentare splendide spiagge, apprezzare tramonti mozzafiato, vivere la straordinaria nidificazione dei fenicotteri rosa, gustare una splendida cucina e scoprire la storia e la cultura di una terra che è stata la culla di una antica civiltà e di una città capitale del Regno». Così Truzzu nella lettera pubblicata anche sul sito del Comune. Un modo per sottolineare che l’invito è vero, ufficiale, addirittura istituzionale.

Dagli Usa, per ora, tutto tace. Difficile che JLo, tra l’altro delusa per la mancata nomination agli Oscar per “Le ragazze di Wall Street”, accetti la proposta di Truzzu, che per attirarla le ha anche ricordato che «quest’anno Cagliari sarà ricca di eventi di ogni tipo. Dalle gare dell’America’s Cup alle mostre». Ma chissà un giorno non decida di farci una capatina. D’altronde, le star di Hollywood d’estate in Sardegna sono di casa. Nel frattempo, però, dal nord arriva la controproposta del sassarese Michele Vargiu. «Cara Jennifer, lascialo perdere il sindaco di Cagliari. È indubbiamente, indiscutibilmente Sassari la città che fa per te». E via con tutto un elenco di peculiarità sassaresi, dalle 72 pizzerie per abitante a copulette e panadas. «Ti aspettiamo – conclude Vargiu – con una tamburlana di favata e di Cagnulari di Sorso. È Sassari il posto che cerchi». (al.pi.)

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