La Nuova Sardegna

Ritorno dei Cda negli enti in Consiglio è scontro

Ritorno dei Cda negli enti in Consiglio è scontro

L’opposizione di centrosinistra: «È ripresa una pericolosa caccia alle poltrone» La maggioranza di centrodestra: «Riforma giusta, meglio le decisioni collegiali»

17 gennaio 2020
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CAGLIARI. Il possibile ritorno dei consigli d’amministrazione negli enti e nelle agenzie della Regione ha scatenato un putiferio. Dopo i Cinque stelle, anche gli altri partiti dell’opposizione – Partito democratico, Progressisti e LeU – hanno puntato il dito contro la proposta del governatore Solinas, approvata dalla Giunta ma non ancora dal Consiglio regionale. Sull’altro fronte, quello della maggioranza, invece, è accaduto l’esatto contrario: il centrodestra ha continuato a far quadrato intorno alla riforma.

Tre attacchi. Il primo è stato quello di Roberto Deriu del Partito democratico: «Siamo di fronte a una gravissima crisi culturale e politica del centrodestra. Per colmare un suo sempre più evidente vuoto pneumatico, che ormai dura da oltre un anno, oggi la maggioranza si preoccupa solo dei posti di sottogoverno. La nostra opposizione contro questo sfascio sarà ancora più dura dopo l’annuncio della risurrezione dei consigli d’amministrazione». I Progressisti, invece, hanno preferito il sarcasmo per attaccare la Giunta. «Mentre il Titanic affonda – scrivono – Christian Solinas pensa alle poltrone in prima classe. Senza rendersi neanche conto del caos e del disastro che ha intorno, lui pensa ad assegnare incarichi che faranno crescere gli appetiti di una maggioranza sempre più decisa ad accaparrarsi fette di potere». Anche Liberi e Uguali, con Eugenio Lai, ha attaccato a testa bassa: «È sempre più forte il rischio di un pericoloso ritorno al passato, alle gare organizzate dal centrodestra per conquistare poltrone e poltroncine che tanto fanno gola, e infatti il presidente della Regione ha messo subito in palio un’altra quarantina d’incarichi».

Tre difese. Stefano Tunis di Sardegna 20Venti è stato categorico: «Quelli che altri chiamano poltrone sono in effetti incarichi di alta responsabilità e duro impegno nella gestione di situazione molto complesse. Per questo motivo, ben vengano le decisioni collegiali e non più quelle di un uomo solo al comando». Forza Italia se l’è presa di nuovo soprattutto con i Cinque stelle: «Mai ci sogneremo d’imitare questi ineguagliabili campioni della poltrona, che pur di restare al governo nazionale si sono alleati con perfino con i loro acerrimi nemici del Pd». Infine a scendere in campo è stata la Lega: «Chi è uscito sconfitto dalle elezioni regionali, continua solo ad alzare polveroni per nascondere la batosta ricevuta dai sardi». (ua)

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