La Nuova Sardegna

Ct1, pressing sui vettori per il sì alla proroga

Ct1, pressing sui vettori per il sì alla proroga

In attesa del nuovo sistema è fondamentale evitare lo stop ai collegamenti Boeddu, Filt-Cgil: «La giunta apra un tavolo di confronto con Alitalia e Air Italy»

19 gennaio 2020
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SASSARI. L’ottimismo della giunta Solinas, certa di fare breccia nel cuore della rigida Europa con il nuovo modello di continuità aerea, si scontra con i dubbi legati al presente. Cioé alla proroga indispensabile per evitare uno stop ai collegamenti che lascerebbe l’isola a terra, prigioniera del suo mare. La scadenza è dietro l’angolo: il 16 aprile scadrà il sistema di Ct1 misto gestito da Alitalia e da Air Italy con modalità differenti dai tre scali. Per quella data potrebbe essere pronto il nuovo bando ma non ci sono certamente i tempi sufficienti per procedere alle assegnazioni. Dunque ai due vettori sarà chiesto di non interrompere il servizio per Roma e Milano sino al completamento delle procedure. E considerata la situazione in cui si trovano sia Alitalia sia Air Italy, non è per nulla scontato che accettino. Soprattutto Air Italy, che sinora ha assicurato i collegamenti in Continuità da Olbia senza ricevere le compensazioni economiche. Su questo aspetto si concentra il pressing nei confronti della giunta Solinas da parte delle forze di opposizione e dei sindacati: che cosa sta facendo per ottenere la proroga, le compagnie coinvolte sono state convocate? Il dialogo è in corso, ha assicurato Todde, ma l’invito è a fare più in fretta.

Le tappe. Al momento l’unica data certa nel calendario della giunta è il 28 gennaio: appuntamento a Bruxelles, vertice con l’Ue per decidere le sorti del sistema di trasporto aereo dell’isola. Quel giorno si saprà se il sistema ipotizzato da Solinas e Todde avrà il via libera: prevede tariffe più basse rispetto al passato per i sardi e differenziate per i non residenti, legati al libero mercato per quattro mesi all’anno. Il vertice servirà anche per capire se l’Europa concederà, in attesa che decolli il nuuovo sistema, la proroga del vecchio per il tempo necessario a mettere nero su bianco regole, importi e procedure,

I sindacati. Le novità in materia di Ct1 sono state accolte positivamente dal segretario regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu. «Finalmente un po’ di chiarezza sulla continuità territoriale aerea. Ma non vuol dire che questo risolva il problema dei sardi». Boeddu sottolinea la contrarietà da sempre manifestata sulla tariffa unica così come sugli ulteriori collegamenti oltre Roma e Milano, la cosiddetta CT2. «Ma rimane sempre il problema che la gara sia per le compagnie considerata appetibile e che le compensazioni economiche previste siano sufficienti a coprire i costi. In caso contrario, sarebbe davvero una jattura per il popolo sardo che avrà come prospettiva il libero mercato che significherebbe in questo caso il caos più totale». Per questo Boeddu sollecita chiarimenti sul dialogo in corso con i vettori in merito alla proroga: «Come la Regione intenderebbe governare la continuità dopo il 15 di aprile qualora le compagnie ora presenti, Alitalia e Air Italy la rifiutassero? È urgente – chiude Boeddu – un tavolo di confronto vero serio tra tutti gli attori protagonisti».

M5s. Il consigliere regionale del M5s Roberto Li Gioi si sofferma in particolare su Air Italy: «Due soli aerei e una grandissima incertezza. E guasti tecnici - l’ultimo l’altro ieri sull’Olbia-Roma – che preoccupano. Ora Air Italy deve gettare la maschera. È giunto il momento di svelare i piani aziendali e rompere questo silenzio che sta mettendo a rischio il diritto alla mobilità dei sardi e la continuità di oltre 500 posti di lavoro nella base di Olbia». (si. sa.)

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