La Nuova Sardegna

Cocaina da Cagliari al Sulcis: tre arresti

di Luciano Onnis
Cocaina da Cagliari al Sulcis: tre arresti

Per il commercio al dettaglio la banda utilizzava un chiosco che vendeva anche panini e bibite

21 gennaio 2020
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CAGLIARI . Panini con l’aggiunta della cocaina venduti nel chiosco ambulante “Sfizio N.1” nel parcheggio di viale Bonaria all’incrocio con via Cimitero e via Dante. Dietro la vendita al dettaglio c’è però un traffico di droga fra Cagliari e il Sulcis, stroncato dai carabinieri della compagnia di Carbonia e della stazione di Sant’Antioco. Tre gli arrestati e sei gli indagati in stato di libertà, recuperato oltre un etto di cocaina purissima e 135 grammi di marijuana, 49 cartucce per fucile calibro 12 e circa 115mila euro in banconote da 50 e 20 euro. Manette per Francesco Melis cagliaritano di 30 anni titolare del chiosco, Salvatore Urigu, 52 anni di Sant'Antioco, e Gian Manuel Pau, 27enne di Carbonia: ogni settimana movimentavano almeno 50 grammi di cocaina per volta per un ricavo di circa 30mila euro settimanali. Mentre Urigu e Pau, zio e nipote, sono ai domiciliari, Francesco Melis è finito direttamente nel carcere di Uta data la flagranza inerente la droga trovata ieri nella sua paninoteca mobile dai carabinieri. L’operazione è stata eseguita ieri all’alba da trenta carabinieri diretti dalla capitana Lucia Dilio, comandante della compagnia di Carbonia, con l’apporto di un elicottero dell’Arma e due unità cinofile antidroga. Prima le perquisizioni nelle abitazioni dei tre arrestati a Is Mirrionis e Sant’Elia (Francesco Melis e di suo fratello Antonio, uno degli indagati), Carbonia (Pau) e Sant’Antioco (Urigu): in casa Antonio sono stati trovati 115mila euro, mentre la droga era nel chiosco dello spaccio nonostante fosse abilmente nascosta. Il grosso della cocaina era dentro lattine di bevande con doppio fondo che, grazie a un magnete, rimanevano attaccate alla copertura interna della cella frigorifero. Le dosi pronte allo spaccio erano invece tenute sotto il bancone. Le indagini sul traffico erano scattate nel dicembre del 2018 quando i carabinieri di Sant’Antioco, agli ordini del maresciallo Antonio Manicone, avevano intuito che nella cittadina sulcitana e nel basso Sulcis arrivava regolarmente da Cagliari un importante quantitativo di droga.

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