La Nuova Sardegna

I gelati più buoni della Sardegna? A Cagliari e a Macomer

Nicolò Vellino
Nicolò Vellino

La Guida del Gambero Rosso assegna i "Tre coni" alla pasticceria "I Fenu" del capoluogo sardo e  a "Dolci Sfizi" nel centro del Marghine

21 gennaio 2020
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CAGLIARI. «Tre coni» per due gelaterie sarde. Con una new entry: confermata per il quarto anno consecutivo la gelateria pasticceria «I Fenu» di Cagliari, entra nella Guida Gelaterie d'Italia 2020 del Gambero Rosso, con il massimo riconoscimento, anche «Dolci Sfizi» di Macomer, artefice il maestro Nicolò Vellino. Salgono così a due le gelaterie che ottengono il punteggio più alto della guida, nata quattro anni fa e presentata a Rimini. Il gelatiere artigiano Fabrizio Fenu con sua moglie, la pastry Maurizia Bellu, è noto per accostamenti azzardati ma sempre azzeccati e armonici.

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Gusti che raccontano la Sardegna con le sue eccellenze. Niente polverine, solo prodotti naturali e freschi. Fabrizio, figlio d'arte, da bambino ha assaporato coni al gusto di ortiche e petali di gelsomino, creati già negli anni '70 da suo padre Gesuino, nella gelateria di Marrubiu, nell'oristanese. «Da lui ho imparato a trasformare in gelato ingredienti che troviamo comunemente nei nostri orti e campi», racconta. Un insegnamento che ha affinato e riversa in coni e coppette, ma anche nel gelato da portata per piatti gourmet dei ristoranti, di cui è maestro. «Mi piace sperimentare, provare accostamenti insoliti - aggiunge, soddisfatto per questo ennesimo riconoscimento - far lavorare la filiera sarda, utilizzare materie prime fresche di stagione».

Nel suo laboratorio arrivano erbe e piante selvatiche, i profumi di elicriso e corbezzolo, pecorino, il melone di Baradili, bianco, coltivato a secco, con pepe di timut, vernaccia di Oristano da abbinare alla crema, abbamele e mandorle sarde, bottarga di Cabras. Tutto «gelatizzato». Per un viaggio tra profumi e aromi di Sardegna. Ma non solo. «Accogliamo anche i gusti diversi che arrivano da ogni angolo del mondo - precisa Fenu - Perché se vogliamo che i nostri prodotti siano valorizzati anche oltremare non dobbiamo chiuderci: è dal confronto con altre realtà che nascono le idee per nuovi abbinamenti.

Da Cagliari al centro Sardegna. A Neoneli era stato il piatto sorpresa della gara di cucina a base di fregula. E ora il pastry chef Nicolò Vellino, titolare della gelateria »Dolci Sfizi« di Macomer, conquista i Tre coni del Gambero Rosso». «È una grandissima soddisfazione aver portato nel cuore della Sardegna, nel mio paese, questo riconoscimento - confessa - dietro a questo risultato ci sono anni di studio, di gavetta». E anche una scelta coraggiosa, dettata dal cuore. Il maestro gelatiere, anni di importanti esperienze all'estero, ha infatti lasciato il ristorante stellato di Lugano per aprire il suo locale-laboratorio in Sardegna. Ci ha creduto e la sua determinazione è stata ripagata. Vellino gira tutto il mondo per insegnare l'arte del gelato.

La sua filosofia sta tutta nel guardare ai prodotti locali, valorizzare la filiera di questo territorio tra le colline del Marghine e oltre, nel segno della sostenibilità. Miele, olio, zafferano sono rinomati in queste zone. Il suo cavallo di battaglia, dietro la vetrina di «Dolci Sfizi», è il gelato al torrone di Tonara, premiato al Sherbeth Festival. Porta la firma di Vellino anche un'altra delizia: il sorbetto alle more selvatiche di rovo del monte di Sant'Antonio a Santu Lussurgiu.

«In tanti mi hanno preso per matto quando ho deciso di rientrare in Sardegna - ricorda il maestro gelatiere, che è anche esperto cioccolatiere - ma era il mio sogno. Dare uno stimolo a tanti piccoli produttori, portare nel mio paese la cultura del prodotto artigianale. È da qui che dobbiamo ripartire, abbiamo una tale ricchezza di materie prime di altissima qualità. Dobbiamo solo crederci - incalza - Le cose stanno cambiando. Con i piccoli produttori, dapprima diffidenti, si è creato un bellissimo scambio. Ora insieme ci godiamo i Tre coni e questo momento di visibilità per Macomer e i suoi dintorni». (ANSA).

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