La Nuova Sardegna

Apre Palazzo Doglio primo resort a 5 stelle nel cuore di Cagliari

di Mario Frongia
Palazzo Doglio, l'hotel di lusso inaugurato di recente, ospiterà il meeting
Palazzo Doglio, l'hotel di lusso inaugurato di recente, ospiterà il meeting

Il mega hotel è dei proprietari ceceni del Forte Village.  Investiti 25 milioni per ristrutturare i 19mila metri quadri

23 gennaio 2020
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CAGLIARI . 25 milioni di euro per realizzare il primo urban resort stellato in Sardegna. 19mila metri quadri di lusso accessibile. Tra materiali pregiati e una visione che fonde centro storico, aree commerciali, residenze e habitat esclusive. Palazzo Doglio, acquistato per 12,5 milioni dal gruppo Alliance che controlla dal 2014 il Forte Village di Santa Margherita di Pula, apre i battenti il 27 febbraio. Per l'imprenditoria, specie dell'accoglienza e del turismo di qualità, del capoluogo e sarda, non può essere una data qualsiasi.

Marmi di Carrara, legni goffrati, tendaggi e arredi da mille e una fiaba. 72 camere, 40 appartamenti in vendita, una Corte di raffinata architettura. Concept hotel che dialoga con la città, ne diventa elemento integrante, di rinascita e riqualificazione urbanistica.

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L'hotel, membro di The Leading hotels of the world, nasce dal palazzo che occupa l'isolato tra le vie Logudoro, Goceano e Nuoro. Sorto negli anni Venti, distrutto nella Seconda guerra è stato ricostruito rispettando lo stile Liberty, tipico della Cagliari tra Ottocento e Novecento. Nascita e gestione della struttura - che fa capo ai fratelli ceceni Musa e Mavlit Bazhaev, magnati dell'oil&gas con Alliance e vicini al presidente russo Vladimir Putin - è guidata dall'amministratore delegato del Forte, Lorenzo Giannuzzi.

Rilevato da un'asta del 2017 per circa dodici milioni di euro, Palazzo Doglio ha ospitato anche la Prefettura, l'ufficio elettorale di Ugo Cappellacci, ed è stato di Sergio Porcedda, ex presidente del Bologna calcio. Adesso, dopo quasi due anni di lavori senza soste, guidati dai tecnici del Forte, la struttura si riconnette con il capoluogo.

Diretto da Dino Mitidieri, esperienze ai vertici di vari alberghi del Forte, con Alfonso Giannuzzi, terzogenito dell'ad, al marketing, con oltre 50 dipendenti stabili, l'hotel è pronto per agganciarsi ai grandi eventi del 2020: hanno già prenotato giapponesi, americani e neozelandesi attesi dal 20 al 27 di aprile per le World series dell'America's cup con Luna Rossa in prima fila.

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In breve, il percorso si inquadra su scenari di sviluppo socioeconomico e visibilità internazionale. Palazzo Doglio va visto anche quale semaforo verde per una rafforzata ripartenza di Cagliari. Con un progetto di recupero che ha curato i dettagli.

Dall'utilizzo dei colori delle facciate del quartiere di Castello al tufo, pietra tipica cagliaritana, utilizzato con tecniche innovative. La Corte interna presenta ballatoi e loggiati Liberty, un imponente portale e la fontana.

Nella hall, tra marmi bianchi, boiserie e oggetti di artigianato locale, svetta l'American Bar. Tra stile classico e design moderno, si può soggiornare nelle camere Classic, Deluxe e Prestige e in otto suite.

Il cerchio si chiude con boutique multibrand d'alta gamma, gioielleria, parrucchiere e quattro ristoranti aperti anche al pubblico: “L'osteria del Forte” con lo chef Alessandro Cocco e il meglio della pasta fatta a mano secondo la tradizione e i prodotti tra Campidano e Ogliastra, Barbagia e Gallura. Spazio anche ai locali dedicati a cibo sushi, messicano e a un quarto ancora top secret. Brilla anche la Spa, con ingresso riservato da via Goceano: 400 metri quadri, cabine per i trattamenti, percorso umido piscina-sauna-bagno turco, palestra.

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Il tutto tra legni e pietre naturali con luci a basso consumo energetico. Dall'interno all'esterno, con classe e buon gusto: l'albergo valorizza i beni storico-monumentali che lo incorniciano. Dall'area pedonale che, con varie esposizioni, sarà un museo d'arte a cielo aperto, all'illuminazione che circonda il Palazzo. E anche la Basilica di San Saturnino, chiesa paleocristiana più antica in Sardegna, avrà una nuova pavimentazione. Infine, il colpo inaspettato: l'intervento del gruppo Forte - da vent'anni pluripremiato resort al mondo, 1.300 addetti, l'80 per cento sardi, 200mila ospiti annui - riassetta la sala Pio IX di via Logudoro, chiusa da 37 anni. Lo stabile fronteggia l'albergo ed è stato battezzato Teatro Doglio. Il target? Eventi musicali, artistici e teatrali di alto livello.

Ma anche centro congressi e incentive da cento a mille ospiti. Dotato di salette meeting da sessanta persone, attrezzature di ultima generazione, il teatro è collegato all'hotel da un attraversamento pedonale personalizzato.
 

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