La Nuova Sardegna

Liscia, l’emergenza siccità è un lontano ricordo

di Sebastiano Depperu
Liscia, l’emergenza siccità è un lontano ricordo

Nell’invaso superati i 90 milioni di metri cubi: potrebbe rendersi necessario scaricare l’acqua

23 gennaio 2020
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LURAS. Da qualche anno sembra scongiurato il pericolo di mancanza d'acqua nell'invaso del Liscia. Niente siccità, niente emergenza idrica. Le ultime piogge (anche quelle di questi giorni), hanno fatto salire il livello dell'invaso artificiale che si trova per la maggior parte nel Comune di Luras e si sono superati i 90 milioni di metri cubi d'acqua contenuti. Il livello massimo che si può contenere si aggira attorno ai 106 milioni di metri cubi. Da tempo, nei documenti ufficiali sul controllo delle acque, c'è il colore verde: quello che indica la "gestione secondo gli indirizzi di pianificazione generale". Se le piogge continuano, potrebbe essere necessario aprire e far defluire un po' d'acqua dallo scarico di superficie. Il punto limite scatta attorno ai 104 milioni di metri cubi d’acqua, quando le valvole di paratie si aprono in automatico. Si registra così l’inclinazione a seconda della spinta ricevuta dall’acqua. Diversamente (e quindi senza spinta) diventa necessaria una manovra idraulica manuale da parte di un operatore dopo l’autorizzazione di un ingegnere responsabile.

Al 31 dicembre 2019, il livello dell'acqua era già buono, attorno agli 85 milioni di metri cubi d'acqua, come riscontrato dai dati pubblicati nel sito della Regione Sardegna sulla situazione degli invasi nell'Isola. Ci sarebbe abbastanza acqua, dunque, per oltre due anni. Anche se non dovesse piovere. Nel 2014, per esempio si registravano, dopo la stagione turistica, bel 77milioni di metri cubi. Un lontano ricordo già l'anno dopo, quando di metri cubi ce n'erano circa 40. Annus horribilis nel 2016 con poco più di 30milioni di metri cubi a settembre e 24 milioni a dicembre. Poi, la crescita, fino agli 86 milioni del dicembre 2018. Sono diversi i Comuni serviti dall'acqua del Liscia: Santa Teresa Gallura (con le frazioni di Porto Pozzo, Porto Pollo e Ruoni), Palau, Bassacutena, Luogosanto, Loiri Porto San Paolo, Olbia, Porto Rotondo, Golfo Aranci, Arzachena (con i borghi di Cannigione, Portisco, Baia Sardinia e Porto Cervo), Monti e Telti. Si arriva fino alle porte di San Teodoro con l'erogazione che non è solo turistica. C'è da dire che la richiesta di acqua aumenta sempre: Olbia sta vivendo un boom demografico e le stagioni turistiche degli ultimi anni sono buone. In molti si chiedono in che condizioni sia la struttura del Liscia.

A 60 anni dalla sua realizzazione, dopo il passaggio di gestione di diversi enti, quali saranno le condizioni della struttura della diga gestita dall'Enas? L'invaso inizia ad essere vecchio. Ci si chiede quali manutenzioni ordinarie e straordinarie siano state effettuate in questi anni e se esista un registro. Ma una delle domande è anche questa: in che modo vengono gestiti gli accumuli di fanghi? Si attendono risposte.



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