La Nuova Sardegna

Biancareddu assicura: nessuna scuola chiuderà

di Stefano Ambu
Biancareddu assicura: nessuna scuola chiuderà

L’assessore presenta il piano di dimensionamento: «L’isola non è il Nord Italia Devo tutelare le esigenze degli studenti, un ricorso al Tar non mi spaventa»

24 gennaio 2020
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CAGLIARI. La Sardegna va male a scuola: voti brutti in Invalsi. E male, molto male in dispersione scolastica. La politica si adegua. Vietato perdere un solo alunno. Proibito perdere una sola lezione. E allora si fa anche un’eccezione alla matematica: venti scuole, anche se "sottodimensionate" rispetto ai parametri nazionali, rimangono aperte. E quindi non vengono accorpate a quelle del paese vicino per far risparmiare alle famiglie tempo e benzina. E scacciare la tentazione di dire al bambino: oggi resti a casa. È la scelta dell’assessore regionale all’Istruzione Andrea Biancareddu riassunta nella delibera di giunta sulla programmazione della rete scolastica 2020-2021. «Non mi importa se faranno ricorso al Tar– ha detto Biancareddu – la mia decisione è stata quella di salvaguardare le esigenze degli studenti e delle loro famiglie con punti di erogazione che si possono raggiungere il più agevolmente possibile. Ne ho parlato in conferenza Stato-Regioni e ho fatto presente che la Sardegna non ha ad esempio il territorio della Pianura padana. Non si chiude nulla».

Piccole variazioni. Qualche variazione è legata alle richieste del territorio, ad esempio con un accorpamento a Selargius. E si è creata anche una autonomia nelle scuole superiori di Capoterra, il Sergio Atzeni (classico e altri) staccato dal Bacaredda (geometri) che invece andranno affiancati all’istituto tecnico industriale Dionigi Scano. Sempre dal basso è nata la proposta di creazione di un istituito globale con l’accorpamento delle autonomie di Ghilarza e Abbasanta. Con queste linee guida nasce anche l’istituto globale di Sant’Antioco. L’assessore ha proposto, in considerazione dell’apertura del Mater Olbia, l’attivazione dell’indirizzo “servizi per la sanità e l’assistenza sociale” all’istituto superiore Amsicora nella sede centrale Ipia di Olbia.

Edilizia scolastica. Biancareddu ha anche annunciato un grande piano di edilizia scolastica e di realizzazione di impianti sportive. Tempi e importi però dipenderanno dalla Finanziaria ancora da approvare. «L’impegno è stato mantenuto – ha affermato l’assessore – non a parole ma con fatti concreti. Restano in vita tutti i punti di erogazione e tutte le autonomie anche nei paesi dove è più difficile per lo scarso numero dei ragazzi. Con un lavoro certosino siamo riusciti a raggiungere questo risultato che è frutto anche delle conferenze provinciali le cui risultanze ho voluto sempre seguire nel rispetto della volontà e delle indicazioni degli enti locali».

Dispersione. Ed è sempre lotta all'abbandono: «Soprattutto – ha detto l’assessore – si è cercato di produrre linee guida che consentano di evitare la dispersione scolastica da cui la Sardegna è afflitta. Abbiamo il 23 per cento di dispersione; uno dei metodi per combatterla è garantire punti di erogazione anche nei paesi più sperduti, e mettere i nostri ragazzi di frequentare con meno disagi e viaggi meno lunghi».

Risorse. Biancareddu e il suo staff hanno presentato anche il conto delle risorse destinate in questa prima fase della legislatura alla scuola e al mondo accademico: 16 milioni all’Università di Cagliari, 9 milioni a quella di Sassari, 4 milioni e 400 mila per le borse di dottorato di ricerca, 500mila euro per le competenze linguistiche, 850mila euro destinati ai corsi di specializzazione, 5 milioni e 700mila per l’Università diffusa, 3,7 milioni per l’Università della Terza età, 13 milioni e 650 mila per le borse di studio, 3 milioni e 700 mila per il trasporto scolastico, 10 milioni e 800mila per le disabilità. «È un’impresa difficile ma importantissima – ha commentato in una nota il presidente della Regione Christian Solinas – in una regione vasta e con bassa densità demografica, razionalizzare il servizio scolastico è arduo, ma il nostro obiettivo e’ stato quello di mantenere in vita tutte le scuole e tutte le autonomie. Con questo piano – afferma il governatore – combattiamo in modo efficace il fenomeno della dispersione. Nostro obiettivo è quello di garantire ai ragazzi l’accesso a scuola con viaggi meno lunghi e più agevoli».

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