La Nuova Sardegna

Sanna: «Nizzi proroghi le concessioni»

Sanna: «Nizzi proroghi le concessioni»

L’assessore agli enti locali conferma l’estensione delle attività demaniali al 2033

24 gennaio 2020
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CAGLIARI. La replica dell’assessore agli enti locali, Quirico Sanna, è secca, aspra e lunga. «Stavolta – dice – il mio amico Settimo Nizzi, il sindaco di Olbia, si sbaglia. Lo invito a ricredersi. Ora deve prendere atto che, anche in Sardegna, le concessioni demaniali sono state prorogate fino al 2033. Così ha deciso la Regione, con una circolare, e i Comuni dovranno applicarla. Se ci saranno ricorsi di questo o quello, difenderemo dovunque la nostra scelta che è suffragata da un’infinità di autorevoli pareri legali». Per andare subito in crescendo. «Lo ripeto, non abbiamo fatto altro che applicare, ultimi in Italia, la legge nazionale Centinaio del 2018, e voglio anche ricordare che questa legge finora Bruxelles non l’ha impugnata e mi pare non abbia intenzione di farlo. Quindi, siamo nel pieno rispetto della direttiva europea Bolkestein del 2006». L’assessore vorrebbe mettere fine in fretta alla polemica a distanza con il sindaco Nizzi, che invece considera la circolare della Regione un abuso di potere. «Ho dovuto firmarla – prosegue Sanna – per evitare che ci fossero differenze abissali fra i Comuni. Finalmente sarà di nuovo tutto chiaro, legittimo e lo dovrebbe essere anche per l’amico Nizzi, che tra l’altro mia pare sia rimasto l’unico sindaco in Sardegna a pensarla in modo diverso dal nostro». Per aggiungere tutto d’un fiato: «Con la circolare, che dall’inizio alla fine è stata pesata in ogni dettaglio, abbiamo restituito certezza alle 700 aziende sarde, un migliaio di buste paga, che hanno in concessione le aree demaniali. I 15 anni di proroga, permetteranno a tutti, dai gestori degli stabilimenti a quelli dei porticcioli, purché in regola col pagamento del canone, di andare avanti con la certezza di essere dalla parte giusta, quella della legge. Quindi, da oggi in poi potranno investire per migliorare la qualità dei servizi turistici». Nell’arringa a difesa della circolare, Quirico Sanna si ritaglia anche lo spazio per un appassionato passaggio politico e dai toni indipendentisti. «Sia chiaro a tutti, noi abbiamo messo al sicuro la Sardegna. Non potevamo farle fare certo la fine della Grecia, dove le concessioni invece sono state messe a gara e poi i bandi li hanno stravinti i tedeschi, che lì si sono presi tutto, diventando i padroni. Almeno fino al 2033, in Sardegna, questo disastro non potrà accadere. Mai. A questo punto la proroga è un dato di fatto». Per chiudere con un mezzo colpo di scena. «Abbiamo anche sollecitato – rivela Sanna – un parere di Frederik Bolkestein, il padre della norma europea, che ci ha risposto così: “I servizi d’interesse economico generale sono esclusi dalla direttiva”. Ed è anche per questo che siamo sicuri di esserci schierati dalla parte giusta».

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