La Nuova Sardegna

Il ministro elogia l’accordo: «Ora subito le bonifiche»

di Luca Rojch
Il ministro elogia l’accordo: «Ora subito le bonifiche»

Costa: «Il via libera del Consiglio dei ministri velocizza la ripartenza dei lavori» Il commissario Solinas conclude un percorso iniziato dalla giunta Pigliaru

25 gennaio 2020
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SASSARI. Alienati come contabili costretti a ricopiare per anni nomi e numeri sulle colonne di un registro.

Le promesse sulla rinascita della Maddalena, di un suo futuro post nucleare dopo l’addio della base Usa nel 2007, si sono stratificate governo dopo governo. L’isola parco è rimasta un’eterna incompiuta.

I sardi attendono ancora che La Maddalena abbia un futuro turistico. Dalle promesse tradite del G8, alla mancata riconversione dell’economia dell’isola. Gli hotel costruiti e mai aperti sono diventati il simbolo di questo fallimento. Il porto turistico che sia affaccia su un’area tutta da bonificare è la sintesi perfetta del paradosso della Maddalena. In cui la forza del sublime della natura si mescola con i veleni.

Ma ora sembra davvero essere arrivata la svolta. Il Consiglio dei ministri, a cui ha partecipato il governatore Christian Solinas, ha dato il via libera alla bonifica e alla riconversione urbana dell’area intorno. Un risultato storico che arriva da lontano e a cui ha contribuito in modo determinante anche l’ex governatore Francesco Pigliaru. Era stato lui per primo a firmare nel dicembre del 2018, un protocollo di intesa con il Comune in cui si chiedeva la bonifica e la rigenerazione ambientale dell’area. E prima ancora era stato lui a farsi riuscire a nominare commissario straordinario dal governo.

Solinas ora porta a casa il risultato di un lavoro iniziato nella precedente legislatura. Una rinascita che si attende dal 2007 e che governo dopo governo è rimasta una promessa. Roba buona per la propaganda elettorale di chi arrivava da Roma.

Impossibile avere una cifra precisa di quanto sia costata l’operazione G8 alla Maddalena, da un primo calcolo si parla di oltre 500 milioni di euro.

Solo il recupero dell’ex arsenale è costato 100 milioni di euro. 18 mila metri quadri a 5 Stelle che non hanno mai visto un ospite.

Il governatore Solinas rimarca il fatto che questo sia un passaggio storico. «L’intesa con il governo dà il via a un progetto di rigenerazione urbana di uno dei tesori strategici della Sardegna. Restituiamo ai maddalenini la possibilità di creare sviluppo e lavoro da questa ricchezza». E che ci sia un forte entusiasmo lo testimoniano anche le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. «La riperimetrazione del sito di interesse nazionale della Maddalena, approvata in Consiglio dei Ministri, è l'esempio di come sia importante la concertazione tra le parti interessate - istituzioni nazionali e locali - per raggiungere con efficacia, senza inutili perdite di tempo a causa di lungaggini burocratiche o di polemiche politiche, un obiettivo comune: la bonifica dell'area. Che i che i cittadini aspettano da tempo. Si proceda adesso velocemente».

Costa entra anche nel dettaglio. «Come specificato nella delibera del Consiglio dei ministri, l'inclusione dell'area urbana e dello specchio d'acqua davanti a Cala Camicia nell'arsenale militare, è avvenuta con l'intesa che le risorse stanziate dal ministero dell'Ambiente saranno finalizzate alla bonifica della darsena dell'ex arsenale della Maddalena e delle aree adiacenti». Il ministro traccia il perimetro. Ma forse è necessario avere certezza sui tempi di realizzazione della bonifica e della riqualificazione dell’area intorno all’ex Arsenale e all’ex ospedale militare.

In caso contrario si rischia di restare come amanti immersi nella contemplazione di una bellezza struggente, ma irraggiungibile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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