La Nuova Sardegna

Test sui motori dei razzi la base pronta nel 2021

Test sui motori dei razzi la base pronta nel 2021

Iniziati i lavori nell’area tra il poligono del Salto di Quirra e Perdasdefogu Sarà gestita da Avio, azienda italiana leader nella costruzione dei propulsori

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CAGLIARI . La cittadella dello spazio sarà pronta fra un anno e mezzo, nel poligono interforze fra il Salto di Quirra e Perdasdefogu.

Il cantiere è stato aperto in questi giorni, hanno cominciato con la recinzione, ma a dirigere i lavori non saranno i militari. A realizzare e gestire lo «Space propulsion test facility», sarà Avio. È il colosso italiano che costruisce motori e studia gran parte dei carburanti di ultima generazione per l’Agenzia aerospaziale europea. Il suo marchio campeggia da anni sui Vega, che sono i razzi indispensabili per il lancio in orbita dei satelliti. Stavolta avrà a disposizione 33 milioni di euro. Gran parte sono del ministero per lo sviluppo economico e dell’Avio, ma anche la Regione ci ha messo 780mila euro. «Dovevamo essere presenti per forza in questo progetto, perché la Sardegna, con il suo Distretto aerospaziale, vuole diventare in tutto e per tutto un centro internazionale di riferimento della ricerca e dell’innovazione», ha scritto il governatore Christian Solinas, che non era presente alla conferenza stampa.

A fare gli onori di casa è stato l’assessore al bilancio Giuseppe Fasolino: «A due anni dalla presentazione di Space, oggi entriamo nella fase operativa», ha detto, ricordando l’evento organizzato nel 2018 dall’allora giunta Pigliaru a Villaputzu, l’altro Comune coinvolto oltre a Perdasdefogu. Con Gianfranco Cao, presidente del Distretto aerospaziale sardo, che ha aggiunto entusiasta: «Abbiamo davanti a noi un’altra dimostrazione evidente di come proprio l’alta tecnologia attragga investimenti e produca economia diffusa ed occupazione nell’immediato». In questo caso, oltre all’indotto necessario per costruire la cittadella, saranno una trentina le assunzioni fra ingegneri, chimici, informatici e tecnici, con Giuseppe Coccon, responsabile delle relazioni esterne di Avio, che ha rilanciato: «Li cercheremo soprattutto in Sardegna fra i giovani ricercatori». Però ogni volta che c’è di mezzo qualcosa che non si conosce nei dettagli, e l’aerospazio per i più continua a essere un mistero, a nascere spontanea è questa domanda: Space sarà anche un progetto compatabile ed ecosostenibile? La risposta del team di Avio è stata una sola: «Sarà un progetto green dall’inizio alla fine, con zero emissioni pericolose. Anzi, saremo i primi a utilizzare due tipi di propulsori ancora più sicuri dell’idrogeno utilizzato finora e infatti abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie». Appena pronto, nel banco prova di Perdasdefogu saranno testati due motori rivoluzionari: il primo è alimentato da una miscela liquida metano-ossigeno e l’altro dalla fusione fra fibre di carbonio e ancora il metano. «Sono due propellenti – è stato detto più volte – dal bassissimo impatto e meno costosi di qualunque altro». Ancora: la cittadella sarà anche insonorizzata per azzerare l’inquinamento acustico. Comunque le verifiche saranno continue da metà del 2021 in poi, quando il centro andrà a regime, e qui rientreranno in azione anche i militari. «Metteremo a disposizione le nostre centraline di controllo», ha f atto sapere il comandante del poligono, Michele Oballa, e sono quelle – sue parole – che «confermano, giorno dopo giorno, l’ottima qualità dell’aria nella nostra base». (ua)

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