La Nuova Sardegna

L'assessore Fasolino e la manovra antispopolamento: «800 euro per ogni figlio»

di Umberto Aime
L'assessore Fasolino e la manovra antispopolamento: «800 euro per ogni figlio»

Il contributo mensile previsto per i nuovi nati nei paesi sotto i 3mila abitanti: "Interventi necessari, pensiamo anche a mutui agevolati"

14 febbraio 2020
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CAGLIARI. La Finanziaria darà una spallata allo spopolamento, o almeno ci proverà. «Vogliamo far rinascere i piccoli Comuni», è il messaggio lanciato dall’assessore al bilancio, Giuseppe Fasolino, ai sindacati e alle imprese, nella volata finale della Manovra 2020, che sarà la prima della giunta Solinas. Una parte consistente dei miliardi in cassa, all’incirca nove, la Regione li vorrebbe investire proprio nei territori che oggi sono un deserto, o rischiano di esserlo fra a non molto.

Bonus per le famiglie. Seppure dai contorni ancora incerti, soprattutto per quanto riguarda la copertura finanziaria, il pacchetto straordinario è stato deciso in linea di massima. I filoni saranno tre: natalità, ripopolamento e fiscalità di vantaggio. Le famiglie dovrebbero ricevere un contributo dai 600 agli 800 euro al mese per i nati dal 2020 in poi, durerà cinque anni, e lo avranno purché risiedano in uno dei 275 Comuni su 377 sotto i 3mila abitanti. «È un incentivo pensato dal governatore Solinas, studiato a fondo e che vorremmo realizzare per contrastare il fenomeno delle culle vuote. Lo sappiamo tutti: è un problema sempre più preoccupante e che dura ormai da troppo tempo. Serve un intervento forte e immediato», è stato annunciato nel doppio confronto. Poi ci saranno anche un bel po’ di mutui agevolati, i tassi saranno molto bassi, per ristrutturare le case negli stessi Comuni. Un altro passaggio dovrebbe essere la fiscalità di vantaggio, però stavolta generalizzata e assegnata quindi in base al reddito. «Vogliamo lasciare più soldi nelle tasche dei sardi, per stimolare in fretta la ripresa dei consumi», è stato un altro annuncio. Anche se quest’intervento è ancora sulla carta visto che la Regione potrà applicare gli eventuali sconti solo sulle tasse di sua competenza, non su quelle statali. Comunque, «con questo pacchetto – è trapelato dalle riunioni – ci metteremo al passo con le politiche europee per la coesione sociale».

Bonus per i Comuni. Con la prossima Finanziaria, dovrebbe aumentare anche il Fondo unico destinato Comuni: sono i soldi trasferiti dalla Regione agli enti locali. Oggi è intorno ai 600 milioni, la Giunta ha intenzione di farlo crescere fino a 700, e su questo punto «abbiamo raggiunto da tempo un accordo di massima con le associazioni dei sindaci», è stato detto durante gli incontri. Però una quota dell’extra dovrà essere destinata per forza agli investimenti e quindi alla costruzione soprattutto di scuole, strade e infrastrutture intercomunali. Nella Manovra dovrebbe essere rafforzata anche la programmazione territoriale, con un’accelerazione della spesa dei progetti scelti, a suo tempo, dalle comunità, ma spesso rimasti impantanati nella burocrazia. Sarà confermato di sicuro il piano Lavoras, la dotazione dovrebbe essere intorno ai 70 milioni, per permettere ai Comuni di far fronte alla disoccupazione e alla povertà diffusa.

Bonus per le imprese. Anche il tessuto economico dovrebbe avere diverse agevolazioni fiscali in caso di assunzioni e investimenti destinati all’innovazione e alla competitività. Stando alle indiscrezioni, il pacchetto potrebbe superare i 120 milioni, e altri arriveranno attraverso i bandi per le esportazioni. Ci sarà poi un canale privilegiato per gli artigiani.

I commenti. Fasolino ha fatto sapere che «le coperture finanziarie saranno garantite dai fondi aggiuntivi previsti dal recente accordo col Governo e grazie a un meccanismo che stiamo mettendo ancora a punto. Sarà, in ogni caso, una Manovra shock ed è quella di cui la Sardegna ha bisogno». Più politico, invece, il commento del governatore Solinas: «La Finanziaria avvierà quella rivoluzione che avevamo promesso ai sardi fino a trasformare le storiche criticità delle zone interne in punti di forza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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