La Nuova Sardegna

Lunedì 17 febbraio sciopero generale della sanità: «L’Ats fermi questo sfascio»

Lunedì 17 febbraio sciopero generale della sanità: «L’Ats fermi questo sfascio»

Tutte le sigle sindacali scendono in piazza

16 febbraio 2020
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CAGLIARI. Lunedì lo sciopero della sanità sarà generale. Tutte le sigle sindacali – Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up, Federazione sindacati indipendenti – scenderanno in piazza contro la gestione dell’Ats. «Adesso basta. Fermiamo lo sfascio. Vogliamo servizi efficienti e di qualità per i cittadini», è scritto nel volantino che distribuiranno a Cagliari, dalle 10.30 in poi, davanti agli uffici dell’Asl unica, in via Piero della Francesca. Stando alle segreterie sindacali, la situazione è peggiorata, nelle ultime settimane: «Da parte della dirigenza dell’Ats – scrivono – c’è stata una chiusura totale. Con atti intollerabili, continua a mortificare i lavoratori, bloccando la contrattazione decentrata e non rispettando neanche i precedenti accordi». Il risultato – si legge in un altro passaggio del comunicato – è che «l’intero sistema sanitario pubblico è ridotto ormai ai minimi termini e a pagare il conto del disastro sono i cittadini e siamo noi lavoratori».

Sempre sul fronte della sanità ci sono state altre due prese di posizione. In Consiglio regionale, l’M5s ha presentato un’interrogazione, per denunciare che «molti farmaci disponibili nella penisola sono vietati, o diventano una chimera, per i sardi». Secondo il consigliere regionale Michele Ciusa, «la razionalizzazione della spesa non può e non dev’essere l’unico parametro tenuto in considerazione dalla commissione per il Prontuario terapeutico regionale, quando sceglie i medicinali per gli ospedali. Purtroppo invece ha commesso proprio quest’errore. Le sue ultime decisioni, oltre a essere arbitrarie e totalmente discordanti con le direttive dell’Agenzia del farmaco, hanno provocato un evidente danno ai pazienti sardi e ed è per questo che la Giunta deve intervenire subito». Il secondo caso è stato sollevato dai Progressisti e riguarda le guardie mediche. «La situazione ha superato l’emergenza – scrive la consigliera regionale Laura Caddeo – Da parte dell’Ats continuano a esserci continue violazioni del contratto, e in più ci sono anche queste aggravanti: la precarietà degli ambulatori, spesso ai limiti della praticabilità, e la disorganizzazione nella gestione del servizio».
 

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