La Nuova Sardegna

Il cielo della Sartiglia illuminato da 22 stelle

di Piero Marongiu
Il cielo della Sartiglia illuminato da 22 stelle

Lo spettacolo dei cavalieri per 82 discese incanta il pubblico in via Duomo Per il gremio dei contadini giostra perfetta tra sole e buoni auspici

24 febbraio 2020
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ORISTANO. In via Duomo è andata in scena la Sartiglia perfetta. Di quelle che rimarranno nella storia del gremio dei contadini, nella memoria degli oristanesi e delle decine di migliaia di persone che hanno assistito allo spettacolo assiepate lungo il percorso e dalle tribune. Ben 22 le stelle infilzate dopo 82 discese al galoppo. Stella d’oro per su cumponidori Ignazio Lombardi, che è riuscito a centrare l’ambito bersaglio prima con la spada e poi con su stoccu.

L’appuntamento con la piccola storia della città comincia alle 13.40 con l’incrocio delle spade tra Ignazio Lombardi e su segundu Corrado Massidda. Il palcoscenico è quello di via Duomo, poi inizia la corsa alla stella. Ed è subito centro. Su componidori, in sella a Reinos, un anglo-arabo-sardo di 9 anni, di proprietà di Enrico Fiori e Francesca Matta, percorre velocissimo il breve tratto tra piazza Manno e la stella. Il suo assetto è impeccabile, la traiettoria di Reinos lineare, la spada perfettamente in linea con la stella che scivola lungo la lama e rimane incollata all’elsa. Dagli spalti fioccano gli applausi e il viso de s’oberaiu maiore Gianni Dessì, fino allora tesissimo, si rilassa ed esprime una gioia incontenibile: la festa può incominciare.

Subito dopo è la volta di Corrado Massidda. La sua discesa è di quelle che fanno trattenere il fiato, ma la spada passa lontana dal bersaglio. Toccata di lato, fa invece una piroetta beffarda e si ferma in mezzo alla sabbia quando a provarci è su terzu Fabrizio Manca. Per festeggiare di nuovo bisogna attendere la quinta discesa. A fare centro è Andrea Cinus, su segundu del gremio dei falegnami con Cristian Matzutzi componidori della Sartiglia che si corre domani.

La terza stella arriva alla 12ª discesa con Fabrizio Pomogranato, che effettua un percorso senza sbavature, e la quarta è quella di Alessio Garau. La quinta la conquista Anthony Maccioni, che viene premiato dall’arcivescovo Roberto Carboni. La sesta stella arriva alla 18esima discesa con Luca Murtas, poi è Andrea Solinas a fare centro. Stella e onori anche per Salvatore Montisci e Gianfranco Manunza, che portano il bottino a nove. La decima è di Emanuela Colombino, mentre alla 52ª discesa a centrare il bersaglio è Marco Serra. Subito dopo tocca a Danilo Casula raccogliere la gloria e gli applausi di via Duomo e sono dodici. Poi tre stelle infilzate in sequenzaf da Nicola Figus, Daniele Ferrari e Salvatore Aru. La 16ª è per Michael Casula, la 17ª per Angelo Massidda, la 18ª per Paolo Pippia, la 19ª per Paolo Falchi e la 20ª per Federico Fenu. Dopo 78 discese e 20 stelle di bottino, su componidori riconsegna le spade a s’oberaiu maiore, ne riceve su stoccu e, con la lancia di legno accompagnato dal ritmo dei tamburi che scandiscono su passu de su cumponidori, si avvia verso la piazza Manno. Allo squillo delle trombe e al rullio dei tamburi, offre un autentico saggio di bravura. Rinos galoppa veloce e sicuro, Ignazio Lobardi solleva su stoccu, punta la stella e fa centro, conquistando la stella d’oro (l’ultimo a riuscire nell’impresa era stato Attilio Balduzzi, componidori per il gremio dei contadini nel 2008.

In via Duomo è l’apoteosi. Ad appuntargli la stella d’oro sul petto è ancora Gianni Dessì, che lo aveva scelto per il ruolo di capocorsa. Su stoccu passa nelle mani di Corrado Massidda ed è stella anche per lui. Quindi è la volta di Fabrizio Manca, che la sfiora soltanto. Ultimo atto: sa remada. Ignazio Lombardi, con in mano lo scettro di pervinche e mammole viola, disteso sul dorso del cavallo lanciato al galoppo, benedice la folla plaudente e chiude la corsa. Per il gremio dei Contadini è festa grande: 22 le stelle infilzate; l’annata agraria, come scaramanzia vuole, nasce sotto i migliori auspici. Domani si replica. La scena, tenuta in piedi come ieri da un discreto, silenzioso e ben funzionante servizio di sicurezza, sarà tutta per il gremio dei falegnami e per Cristian Matzutzi, componidori, Andrea Cinus, segundu e Graziano Pala, terzu. Una notte per riposare sognando l’impresa appena messa alle spalle e imamginando come sarà quella del magnifico giorno che verrà.

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