La Nuova Sardegna

Ecco Alimentis, il consorzio contro le povertà

Ecco Alimentis, il consorzio contro le povertà

Fondazione di Sardegna, Caritas, Regione e supermarket insieme per la spesa della solidarietà

25 febbraio 2020
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CAGLIARI. Un patto contro la povertà, al di là della generosità dei singoli verso gli emarginati. Per dare un pasto a chi chiede aiuto, Regione, Fondazione di Sardegna, associazioni di volontariato e catene commerciali hanno stretto un accordo per dare ancora più forza al consorzio Alimentis. L’obiettivo è acquistare quello che serve al circuito della solidarietà, soprattutto beni di prima necessità, con forti sconti L’idea parte della consapevolezza che le donazioni da parte della grande distribuzione di prodotti in scadenza o col packaging deteriorato non siano più sufficienti a garantire da soli una risposta adeguata all’aumentata crescita delle vecchie e nuove povertà. A causa della continua rotazione nei supermarket, infatti, gli alimenti in scadenza, pur costituendo un importante contributo, sono sempre meno disponibili, costringendo le associazioni a comprare i prodotti. Ora, oltre ad intercettare lo spreco alimentare, Alimentis potrà acquistare prodotti di prima necessità a prezzi solidali. È l'ultima evoluzione del consorzio, con in testa la Caritas-San Saturnino, i Gruppi vincenziani e la Casa della fraterna solidarietà di Sassari. «Nell'ultimo mese e mezzo – ha detto Tarcizio Nazzari, direttore del Consorzio – a fronte di una spesa di 100mila euro abbiamo messo in magazzino prodotti per 120mila euro». Fare, bene, presto, è il moto del progetto. «Non si tratta – ha detto il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras – di partecipare a utili ma sporadiche iniziative ma garantire un supporto affidabile e decoroso a quanti sono in difficoltà». Il contributo della Fondazione è stato di dare gambe economiche al Consorzio. Poi c’è stato quello della Regione (dall’assessorato al lavoro al Consiglio) e della grande distribuzione, con l’adesione di Conad e del Centro Cash. Il sistema porterà, nelle case dei più poveri, prodotti per 500mila euro. «Insieme – ha aggiunto l’assessora Alessandra Zedda – abbiamo contribuito a rafforzare l’impegno di un esercito che conta oltre 1500 volontari». E si guarda avanti: «È un modello – ha confermato don Marco Lai della Caritas – per andare oltre l'emergenza quotidiana nel fronteggiare le povertà».

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