La Nuova Sardegna

Solinas in prima fila, in sala anche tre ex ministri

Solinas in prima fila, in sala anche tre ex ministri

La relazione affidata a Carlotta Sami, portavoce Onu per i rifugiati: «L’integrazione fa crescere il Pil»

25 febbraio 2020
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SASSARI. Ministro, governatore, prefetta, parlamentari, sindaci, ex ministri, arcivescovo, rettori di ogni parte del mondo. Ieri mattina l’aula magna dell’università di Sassari era affollata di autorità. Certo, mancava la più attesa, ma questo non ha impedito che la cerimonia si svolgesse secondo i rigidi piani prestabiliti. Ad aprire la mattinata è stato il coro dell’università, seguito dalla banda della Brigata con l’uniforme storica. Dopo gli interventi del ministro Gaetano Manfredi e del rettore Massimo Carpinelli, ha preso la parola Carlotta Sami, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, che ha pronunciato la prolusione “Rifugiati, la sfida dell’accesso all’istruzione superiore. Una grande opportunità per le università italiane”. «In Italia vivono 153mila rifugiati – ha detto la portavoce Unhcr –. Gli investimenti per l’integrazione producono una significativa crescita del Pil. Invece, la mancata integrazione produce costi sociali». Sami si è poi soffermata sul programma “Unicore” nato per permettere ai rifugiati di proseguire gli studi in Italia in modo sicuro. Hanno aderito 40 atenei tra cui Sassari. «Abbiamo l'obiettivo di innalzare al 15 per cento entro il 2030 la percentuale di rifugiati iscritti all’istruzione superiore, ferma attualmente al 3», ha detto Carlotta Sami, a cui il rettore ha conferito il Sigillo storico dell’università di Sassari.

Ad ascoltare gli interventi il governatore Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, la prefetta Maria Luisa D’Alessandro, i sottosegretari Giulio Calvisi e Alessandra Todde, i parlamentari Ettore Licheri e Gavino Manca, monsignor Gian Franco Saba, la rettrice dell’università di Cagliari, Maria Del Zompo. Il Comune di Sassari era rappresentato dal vicesindaco Gianfranco Meazza. Presenti anche i sindaci di Olbia, Nuoro, Alghero e La Maddalena. Per l’occasione non sono voluti mancare gli ex ministri Luigi Berlinguer, Arturo Parisi e Beppe Pisanu, l’ex presidente della Regione Pietrino Soddu, il leader referendario Mario Segni, artefice con Carpinelli dell’invito a Mattarella. E ancora l’assessore Quirico Sanna, l’ex sottosegretario Giuseppe Cossiga, l’ex senatore Silvio Lai, il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, il direttore della Nuova Antonio Di Rosa, il presidente del tribunale Massimo Zaniboni.

La cerimonia è proseguita con gli interventi di Francesco Lugli, primo studente selezionato dalla Scuola Superiore di Sardegna, e Michela Patta, la più giovane dipendente dell’università stabilizzata nel 2019. Infine, il rettore ha consegnato il tocco ai docenti Monica Cossu e Francesco Bussu, i più giovani professori ordinari, e a Valeria Sipala e Davide Bilò, i più giovani professori associati. La cerimonia si è conclusa con l’allocuzione del Pontefice Massimo della associazione Goliardica Turritana Sua Giovinezza Pilandra I il Futtivecciu, al secolo Lorenzo Granieri.

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