La Nuova Sardegna

Carenza di infermieri a Sassari e a Cagliari: esposto in Procura

Carenza di infermieri a Sassari e a Cagliari: esposto in Procura

A presentarlo è stato il sindacato Nursind: costretti a lavorare in emergenza

27 febbraio 2020
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CAGLIARI. Sulla carenza del personale infermieristico negli ospedali sardi il NurSind (sindacato degli infermieri) ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Dopo il fallito tentativo di conciliazione in Prefettura a Cagliari il 29 gennaio tra il coordinamento regionale NurSind e i direttori generali di tutte le Aziende sanitarie sarde, i lavoratori sono rimasti in stato di agitazione.

«Avremmo dovuto organizzare una grande manifestazione in questi giorni – ha detto il segretario e legale rappresentante Fabrizio Anedda – per far conoscere la reale situazione alla cittadinanza: il tema della salute riguarda ciascuno di noi, se non funziona un passaggio si va a inficiare e compromettere il benessere di tutti, ovvero chi lavora negli ospedali e i pazienti che vi sono ricoverati, o chi passa per i Pronto Soccorso. L'emergenza Coronavirus di questi giorni ha bloccato la manifestazione per motivi di sicurezza, ma abbiamo comunque deciso come sindacato di non fermarci e di rappresentare la situazione alla Procura. Siamo convinti che la Sardegna sia ormai a livelli vicini al Terzo mondo».

Nell'esposto inviato dal NurSind vengono evidenziate «le criticità lavorative nelle quali è costretto a lavorare il personale sanitario in molte Unità operative e Servizi dell'Ats Sardegna, dell'Azienda ospedaliera Brotzu, delle Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e dell'Areus. Problematiche causate principalmente, ma non solo, dalle gravi carenze di personale infermieristico, ostetrico e di supporto, che si trascinano da ormai molto tempo e determinano situazioni di elevato rischio sia per i pazienti sia per lo stesso personale».

«La persistente e insostenibile carenza di organico, madre di tutti i mali, presso molte unità operative è diventata, in alcuni casi, molto pericolosa – ha proseguito il segretario Fabrizio Anedda – perché rischia di mettere a repentaglio l'appropriatezza e qualità delle prestazioni sanitarie. In tutti i presidi ospedalieri sardi si registrano gravi carenze degli organici, con un conseguente incongruo rapporto tra numero di pazienti e personale sanitario».

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