La Nuova Sardegna

Tavolara sarà sentinella del riscaldamento globale

Giandomenico Mele
Tavolara sarà sentinella del riscaldamento globale

L’area marina protetta partecipa all’iniziativa scientifica di ricerca internazionale. Saranno monitorate le variazioni di temperature dell’acqua a diverse profondità

01 marzo 2020
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OLBIA. Tavolara è stata scelta per studiare i cambiamenti climatici. L’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo parteciperà al progetto Interreg Med transfrontaliero chiamato Mpa Engage. L’azione concreta si basa sulla misurazione delle variazioni di temperatura a varie profondità nelle acque di Tavolara. Verranno posizionati dei termometri (data logger Hobo) a rilevazione continua da 5 metri dalla superficie fino a 40 metri di profondità ogni 5 metri. I termometri saranno posizionati e ritirati da operatori in immersione subacquea e permetteranno di acquisire misurazioni giornaliere per tutto l’anno. Climate change. L’obiettivo del progetto è descrivere le variazioni di temperatura alle varie profondità e ricostruire la stratificazione dell’acqua nel tempo. «L’acquisizione di questi dati permetterà al sito di Tavolara di entrare nella rete di monitoraggio di temperature di tutto il Mediterraneo – spiega Augusto Navone, direttore dell’Amp di Tavolara -. È la seconda fase di un progetto che fa capo al Cnr e all’università di Barcellona, al quale partecipiamo in partenariato con la sperimentazione di protocolli metodologici studiati nella prima fase».

Riduzione impatti. Il posizionamento dei termometri è totalmente eco-friendly dal momento che verranno fissati perforando il fondale, in aree prive di specie protette o d’interesse, così che gli stessi verranno stabilizzati con un sistema ad anelli. I profili di temperature che si otterranno dalle misurazioni sul campo permetteranno di interpretare il fenomeno del riscaldamento relativamente alla moria di gorgoniacei del coralligeno, così contribuendo alla creazione di un modello del riscaldamento delle acque marine nella scala del Mediterraneo. Un progetto assolutamente innovativo, dal momento che non sono disponibili finora misurazioni della temperatura della colonna d’acqua, non estrapolabili nemmeno dai dati satellitari. I dati che si otterranno a Tavolara, invece, potranno svelare nuovi modelli di misurazione sul riscaldamento globale e sugli effetti nel riscaldamento marino.

Il progetto. Controllo della temperatura marina ed eventuali danni all’habitat coralligeno. L’Amp di Tavolara ancora una volta percorre la strada della partecipazione ai progetti europei per raccogliere finanziamenti e far valere la propria professionalità. In questo senso il progetto “Clima Med” ha la funzione di verificare e anticipare lo stato di benessere di habitat marini nell’era dei cambiamenti climatici. La sfida più importante. Le informazioni sulla vulnerabilità degli habitat marini al riscaldamento, infatti, può indirizzare anche la gestione degli habitat stessi ai fattori di stress localizzati. In questo senso il progetto che vede protagonista Tavolara avrà come punto di riferimento sempre la tutela della biodiversità. Insieme a un occhio particolare per la tutela dell’habitat coralligeno, un ecosistema unico e un ambiente utile per molte specie in termini di cibo e riparo, particolarmente influenzato dalle variazioni di temperatura all’interno della colonna d’acqua sottomarina. Un ultimo aspetto, particolarmente rilevante, del progetto dell’Amp di Tavolara, sarà quello di coinvolgere tutti gli operatori del mare, in primis i pescatori e altri portatori di interesse, attraverso una serie di interviste nelle quali racconteranno come loro vivono quotidianamente, riuscendo a osservarli, i cambiamenti climatici nel tempo. «Se gli operatori del mare saranno in grado di fornire informazioni giuste, queste potranno rappresentare una fonte di conoscenza straordinaria – conferma Augusto Navone -. Grazie a loro si sarà in grado di percepire nel tempo le modifiche sostanziali al sistema marino-costiero del Mediterraneo, provocate dai cambiamenti climatici».

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