La Nuova Sardegna

M5s riparte da Tramatza: mai più soli, sì alle alleanze

M5s riparte da Tramatza: mai più soli, sì alle alleanze

L’assemblea regionale segna la svolta in vista delle amministrative di primavera I pentastellati in corsa nei centri più grossi, dialogo con liste civiche e movimenti

01 marzo 2020
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TRAMATZA. Stop alla solitudine, il Movimento 5 stelle si apre alle alleanze. Una svolta storica, certificata ieri a Tramatza nel corso dell’assemblea regionale, la prima coordinata dai tre facilitatori nominati a gennaio. Sala piena, molti interventi nel dibattito andato avanti sino al pomeriggio. In primo piano l’appuntamento con le elezioni amministrative di primavera e la necessità di saldare il legame con i territori, in particolare nei centri più piccoli. Il Movimento prova a buttarsi alle spalle il calo di consensi e guarda avanti. A iniziare proprio dal voto di giugno. La prima certezza è questa: i pentastellati saranno in corsa nei centri più grossi, cioé Porto Torres, Sestu, Quartu e Nuoro, ma puntano a “sfondare” anche nei comuni più piccoli. Un obiettivo illustrato in assemblea dai tre facilitatori: Alberto Manca, il deputato incaricato di gestire le relazioni interne e la fase delle amministrative, il presidente del consiglio comunale di Sassari Maurilio Murru delegato alle relazioni esterne e Francesco Desogus, già candidato alla presidenza della Regione un anno fa, incaricato della formazione degli attivisti. All’incontro erano presenti consiglieri comunali e sindaci del Movimento, consiglieri regionali e deputati «e direttamente dall’Azerbagian è arrivata anche la nostra sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde – dice Alberto Manca – e la sua presenza è stata un grandissimo piacere».

Verso il voto. Mai più da soli, dunque, ma aperti al confronto con altri movimenti e liste civiche: «Questo non significa naturalmente che andremo al voto con chiunque, poniamo piuttosto una serie di condizioni». No, almeno per ora, all’abbraccio «con i partiti tradizionali – aggiunge il deputato nuorese – questo non è all’ordine del giorno. In ogni caso il ragionamento sarà fatto di volta in volta sulla base delle diverse situazioni territoriali». Si parte subito approfittando del referendum del 29 marzo che vede i pentastellati impegnati in prima linea: «Saremo tra i pochi a fare la campagna referendaria e questo sarà il modo per proporre nei territori la nostra idea politica». Territori da dove arrivano segnali incoraggianti perché «finalmente il Movimento ha persone fisiche con cui le comunità locali possono interfacciarsi». Si vuole superare lo scollamento con le comunità, criticità sottolineata da molti. Un esempio positivo arriva da Olbia: «Il gruppo sta per inaugurare un nuovo spazio di dibattito con iniziative culturali per stabilire un legame più forte con la città. Uno spazio non solo politico, dove raccogliere idee e suggerimenti da portare nelle altre sedi».

Gli Stati generali. Non si svolgeranno prima dell’estate considerate le elezioni amministrative di primavera e saranno «una occasione di incontro fondamentale per ritrovarci tutti e ripartire», dice Manca facendosi portavoce della voglia di riscossa emersa durante l’assemblea regionale. «Ñessuno nega le difficoltà ma siamo molto fiduciosi». Lo è anche la capogruppo del Movimento 5 stelle in consiglio regionale: «Qella di oggi – ha detto – è stata una giornata costruttiva, con diversi spunti arrivati dagli attivisti, un nuovo modo per ripartire». In maniera diversa rispetto al passato, non più soli ma pronti a intrecciare alleanze con chi condivide idee e principi del Movimento. (si. sa.)



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