La Nuova Sardegna

Città smart, nell’isola brilla Oristano

Città smart, nell’isola brilla Oristano

Sostenibilità, è 39esima nell’indagine Ey. Nuoro a metà classifica, male Sassari

03 marzo 2020
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SASSARI. Oristano è nella Top40 delle città più sostenibili d'Italia, tra i centri Cagliari la segue al 43° posto, ma è anche al quinto posto tra le 14 città metropolitane ad aver fatto registrare il maggior calo di veicoli dal 2002 al 2018 (-7,6%). Molto male Sassari, che si piazza nelle posizioni di coda. Non sono in generale troppo positivi per l’isola i dati che emergono dalla quinta edizione dello Smart City Index di Ey, che analizza le 109 città capoluogo italiane, classificando il loro sviluppo in termini di reti e infrastrutture e misurando la loro capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini.

In particolare, i primi dati del rapporto 2020 analizzano il tema della sostenibilità urbana, prendendo in considerazione quanto le infrastrutture delle città sono smart (ovvero capaci, sveglie) nelle diverse componenti del trasporto, dell’energia e dell’ambiente (ad esempio per quanto riguarda la gestione dell’acqua, la cura del verde e la raccolta dei rifiuti). Ebbene, nella speciale graduatoria Trento è la città con le infrastrutture più sostenibili (il suo punteggio è 100), seguita da Torino (92,90) al secondo posto, e da Bologna (89,84) al terzo, seguono Mantova e Milano.

In generale tra le prime cinquanta sono pochissime le città che non siano nel nord Italia, tra queste ci sono Oristano al 39° posto (48,98) e Cagliari al 43° (45,19). Nuoro è al 55° posto (40,58), la peggiore performance è quella di Sassari, staccatissima in 83esima posizione (24,48). Le città metropolitane del Nord sono ai primi posti. Nella top 20 anche 12 città medie (Bolzano, Brescia, Bergamo, Pordenone e Ferrara).

Nella graduatoria della mobilità condivisa, Milano è la prima città italiana per sharing mobility (+3.000 auto e 4.800 biciclette a fine 2019). Tra gli altri dati: risultano triplicate dal 2016 le auto elettriche e ibride (+259%). Inoltre, riguardo alla variazione del parco circolante, dal 2002 al 2018 diminuiscono i veicoli nelle città metropolitane (Milano ne conta oltre 100.000 in meno) e in questa classifica Cagliari è in quinta posizione con un -7,6%.

Quattro i principi di base adottati nell’indagine: quanto le città siano sostenibili nelle componenti del trasporto, dell’energia, dell’ambiente; quanto siano resilienti (in grado di resistere agli stress ambientali e anche quelli derivanti dagli eventi che esse stesse organizzano); quanto le infrastrutture siano accessibili, in termini di mobilità facilitata e reti di comunicazione fissa e mobile; e quanto inclusive, cioè progettate coinvolgendo i cittadini e con meccanismi di ascolto, attraverso processi partecipati delle principali scelte urbanistiche delle città. (a.palm.)

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