La Nuova Sardegna

Padre e figlio arrestati per spaccio di droga

di Gian Carlo Bulla
Padre e figlio arrestati per spaccio di droga

Villaputzu, tra i clienti dei due allevatori c’erano studenti minorenni. Sequestrato un fucile

04 marzo 2020
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VILLAPUTZU. Giorgio e Gabriele Zicca, padre e figlio, due allevatori di Villaputzu, di 46 e 21 anni, entrambi con precedenti penali, sono stati arrestati nelle prime ore del mattino di ieri dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Vito, per detenzione illegale di un fucile da caccia e spaccio di sostanza stupefacente. A disporre le due misure cautelari è stato il gip che ha accolto le richieste formulata dal pm che coordina le indagini. Al termine delle formalità di rito Giorgio Zicca è stato trasferito nella casa circondariale di Uta, il figlio agli arresti domiciliari. Nell’ambito della stessa inchiesta sono indagate in concorso altre sei persone, delle quali non sono state fornite le generalità.

L’indagine è stata avviata nel gennaio 2019 in seguito ad una semplice perquisizione a carico di un ragazzo del posto conosciuto come semplice assuntore di sostanze stupefacenti. I carabinieri nel corso di una complessa indagine hanno raccolto a carico dei due arrestati precisi indizi e prove e scoperto una complessa rete di spaccio di droga che ha consentito di sequestrare quasi 1500 grammi di marijuana, confezionata in buste di cellophane, e di individuare una cinquantina di acquirenti, tra i quali diversi studenti minorenni del “Dessì” di Villaputzu e dell’“Einaudi” e del “Giordano Bruno” di Muravera. Si stima che il provento dell’attività di spaccio, nel corso del 2019 abbia superato i 100 mila euro.

Secondo i carabinieri attorno a Giorgio Zicca ruotava tutta la fiorente attività di spaccio della marijuana nella zona del Sarrabus. L’allevatore con grande disinvoltura e scaltrezza operativa si sarebbe occupato di procurare lo stupefacente in Ogliastra e programmava le cessioni serali affidate al figlio e ad altri per lo spaccio al minuto. I militari ritengono pure che era nella disponibilità dei due arrestati il fucile da caccia rinvenuto occultato tra la vegetazione nelle campagne di San Vito, in località “Santa Barbara” nelle vicinanze del loro ovile. Attraverso le intercettazioni telefoniche gli inquirenti, guidati dal maggiore Stefano Colantonio, hanno appurato il pieno coinvolgimento dell’allevatore, con un altro complice (l’autore materiale) nell’incendio che ha provocato il danneggiamento di una Renault Megane, in sosta nella via Speranza, nel centro abitato di Muravera, di proprietà di un operaio della società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del comune di Muravera, avvenuto nel mese di aprile del 2019.

Ieri mattina i carabinieri della compagnia di San Vito, coadiuvati dai colleghi dello “Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna”, squadre del nucleo cinofili carabinieri con cani specializzati nella ricerca di droga e armi, con il supporto di un elicottero dell’undicesimo Nec di Elmas, una cinquantina in tutto, hanno rastrellato le campagne attorno all’ovile dei due arrestati alla ricerca di eventuali altre armi e sostanze stupefacenti.

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