La Nuova Sardegna

giallo a maracalagonis 

Assassinato dentro la sua auto con un colpo di pistola alla testa

di Gian Carlo Bulla
Assassinato dentro la sua auto con un colpo di pistola alla testa

MARACALAGONIS. È stato ritrovato nelle campagne di Maracalagonis dentro la sua auto, con un foro di proiettile sulla nuca. La vittima è Giuseppe Pintori, un pensionato di 79 anni originario di...

07 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





MARACALAGONIS. È stato ritrovato nelle campagne di Maracalagonis dentro la sua auto, con un foro di proiettile sulla nuca. La vittima è Giuseppe Pintori, un pensionato di 79 anni originario di Villanova Monteleone ma residente da anni nel paese del cagliaritano. Non è chiaro cosa possa essere accaduto ieri mattina ma gli investigatori sono convinti che il pensionato sia stato ucciso. La presenza di un cadavere è stata segnalata ieri mattina da una persona di passaggio, intorno alle 10. IL 79enne era dentro la sua auto, una Suzuki grigia, che aveva lo sportello anteriore aperto, quello sul lato del guidatore. L’auto era posteggiata sul ciglio di una strada sterrata che conduce ai bacini di Corongiu, non molto distante dal luogo in cui abitava.

Le indagini. Giuseppe Pintori aveva un foro sulla nuca, provocato quasi sicuramente da un colpo di pistola esploso da distanza ravvicinata. Con molta probabilità dall’interno dell’abitacolo dell’auto. La vittima aveva un piede fuori dalla vettura, ed era riversa all’indietro, tra i due sedili. A scoprire il cadavere è stata una persona di passaggio, che ha subito allertato la polizia. Nel luogo del rinvenimento si sono precipitati gli agenti del commissariato di Quartu e quelli della squadra mobile di Cagliari, guidati dal primo dirigente Roberto Pititto. In un primo tempo, gli inquirenti hanno pensato che potesse trattarsi di un caso di suicidio. L’ipotesi è stata però quasi subito esclusa. I motivi sono semplici: all’interno della vettura, e nei sui pressi, non è stata trovata nè la pistola nè il bossolo del proiettile che ha ucciso Pintori. Sulla scena del crimine, dunque, doveva esserci perlomeno un’altra persona. Tutti i dubbi potrebbero essere chiariti dagli specialisti della polizia scientifica che hanno effettuato i rilievi all’interno del fuoristrada, subito messo sotto sequestro, andando alla ricerca di eventuali elementi utili per le indagini e per l’ identificazione dell’omicida. Nella tarda mattinata, così come disposto dal magistrato di turno, il pubblico ministero Emanuele Secci, il corpo della vittima è stato rimosso e trasportato all’istituto di medicina legale del policlinico di Monserrato dove l’anatomopatologo che questa mattina sarà nominato dal pm Secci effettuerà l’autopsia.

La vittima. Giuseppe Pintori era separato dalla moglie del 1982. Dal matrimonio erano nati due figli, Sebastiano e Alessandro, entrambi emigrati da tempo nella penisola. Per diversi anni anche Pintori è stato costretto ad abbandonare la Sardegna per motivi di lavoro e per diversi anni ha vissuto in Piemonte. È stato dipendente di una nota scuderia di cavalli. Dal 2008, dopo il rientro nell’isola, si era stabilito a Maracalagonis, dove viveva da solo. «Era uno dei nostri clienti abituali – afferma Bernardo Massa, il titolare del ristorante-pizzeria “Il frutteto”, sulla vecchia strada statale 125 –. Abitava in una delle case sparse che si trovano nei pressi del nostro locale. Era una persona distinta, tranquilla, socievole. Stento ancora a credere a quello che è accaduto. Che io sappia non aveva nemici e andava d’accordo con tutti – aggiunge il titolare dell’attività –. Alcuni giorni fa è stato uno degli animatori della festa per l’ottantaduesimo compleanno di un altro nostro cliente abituale, suo carissimo amico, col quale spesso si intratteneva a parlare. Insieme stavano programmando la festa per il suo ottantesimo compleanno, che avrebbe celebrato il prossimo mese. Mi auguro che le forze dell’ordine riescano ad arrestare l’omicida». La notizia della tragedia ha scosso la comunità di Maracalagonis, nonostante la vittima fosse poco conosciuta. Questa mattina dovrebbero arrivare a Maracalagonis i figli Sebastiano e Alessandro. Gli inquirenti intanto stanno indagando per identificare l’assassino. Si scava sul passato della vittima e si cerca di ricostruire le sue ultime ore di vita. Non si esclude alcuna ipotesi. Una delle più accreditate è quella di una rapina finita male, forse a causa della reazione di Giuseppe Pintori. Per ottenere maggiori elementi gli inquirenti attendono l’esito del l’autopsia.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative