La Nuova Sardegna

Coronavirus, l'annuncio di Conte: «Tutta l'Italia dovrà restare a casa»

Coronavirus, l'annuncio di Conte: «Tutta l'Italia dovrà restare a casa»

Annunciate nuove severe misure per limitare il contagio. Scuole chiuse fino al 3 aprile. Vietato spostarsi, vietati gli assembramenti anche all'aria aperta

09 marzo 2020
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ROMA. «Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione "io resto a casa". Ci sarà l'Italia come zona protetta». Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. A partire da domani mattina, martedì 9, estesi a tutto il paese i divieti delle zone protette.ù

Stop alle manifestazioni sportive. Vietati gli assembramenti in pubblico, stop a tutte le manifestazioni sportive.

Scuole e università chiuse. Le scuole e le università resteranno chiuse fino al 3 aprile.

Si fermano i campionati di calcio. «Abbiamo adottato una misura per le manifestazioni sportive: non c'è ragione per cui proseguano le gare, come il campionato di calcio. Tutti, anche i tifosi,devono prenderne atto e non consentiremo neppure che possano essere utilizzate le palestre per lo svolgimento di attività sportive».

Sanità a rischio. «Viviamo in un sistema in cui garantiamo la sanità e il diritto alle cure a tutti: è un fondamento, un pilastro, la caratteristica del nostro sistema di civiltà: non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Voi tutti cittadini, con me, avete e abbiamo la responsabilità. Oggi pensiamo anche ai medici che rischiano la propria salute per curare la salute del prossimo. La decisione giusta è restare a casa, il futuro nostro è nelle nostre mani. Ognuno deve fare la propria parte. Perciò le misure predisposte qualche giorno fa per il Nord varranno in tutto il territorio».

Trasporti. «Per i trasporti non è all'ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare». Lo dice Conte.

Spostamenti e autocertificazione. Gli spostamenti in tutta Italia saranno possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute. «L'autocertificazione è una modalità accolta ormai in generale nel nostro ordinamento giuridico: è possibile se richiesti di giustificare lo spostamento, motivare la ragione. Le dichiarazioni devono essere veritiere. Se ci fosse una dichiarazione non veridica ci si espone a un altro reato che si aggiunge allo spostamento non giustificato. In più c'è la falsa certificazione».

Il plauso delle Regioni. Sulla nuova misura del governo c'è stato «il plauso delle Regioni». Lo dice il premier Giuseppe Conte. «Ho informato il presidente della Repubblica», ha aggiunto.

Opposizioni avvisate. «Vista la gravità del momento, visto che stiamo introducendo misure non ordinarie domani avremo un confronto per discutere le misure economiche con le forze di opposizione. Abbiamo già avuto due incontri sulle misure sanitarie. Mi sono premurato di informarli prima della conferenza, stamattina ho sentito Salvini. È giusto che le opposizioni siano coinvolte, la responsabilità di governo è nostra ma siamo tutti sulla stessa barca».

Europa. «Abbiamo concordato in Europa una richiesta di scostamento per 7,5 miliardi stiamo ragionando sulla possibilità di precostituirci una richiesta un pò più elevata». Lo annuncia il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Ingressi dall'estero. «Sugli effetti con l'estero non cambia nulla: gli spostamenti dei cittadini italiani avverranno sempre alle stese condizioni ma controlleremo gli ingressi in Italia». Lo spiega il premier.

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