La Nuova Sardegna

Coronavirus, la mappa dei posti letto in Sardegna: 129 in 5 strutture

di Silvia Sanna
Coronavirus, la mappa dei posti letto in Sardegna: 129 in 5 strutture

Individuati i presìdi che possono ospitare i ricoverati nelle terapie intensive. Due i laboratori di analisi dove confluiscono i campioni biologici per le diagnosi

09 marzo 2020
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SASSARI. Sono cinque le strutture sanitarie complesse coinvolte nella gestione dell’emergenza coronavirus in Sardegna: qui, nelle terapie intensive, possono essere ricoverati i pazienti risultati positivi al tampone. Complessivamente i posti a disposizione per le emergenze nell’isola sono 129 (più 6 al Mater Olbia): è chiaro però che bisogna considerare nel numero totale i posti letto già occupati e quelli da destinare ad altro tipo di emergenze sanitarie. Nel documento operativo dell’assessorato alla Sanità, soggetto a continui aggiornamenti in relazione all’evolversi della situazione, c’è l’elenco delle strutture coinvolte, definite Unità di ricovero: due si trovano a Sassari, due a Cagliari e una a Nuoro.

Cinque strutture. Si tratta della struttura complessa di malattie infettive e tropicali della Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, la struttura complessa di malattie infettive e tropicali della Assl di Nuoro presso l’ospedale San Francesco di Nuoro e di analoga struttura all’ospedale Santissima Trinità della Asl di Cagliari. Ci sono poi due strutture complesse di pediatria: quella dell’Aou di Sassari e quella dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari. Questi sono i presìdi di riferimento, ma nel malaugurato caso in cui i posti letto a disposizione dovessero rivelarsi insufficienti «a causa di gravi mutamenti della situazione epidemiologica», il documento operativo della Regione prevede che le Assl attivino il Peimaf, cioé il piano di emergenza per il massiccio afflusso di feriti.

Due laboratori. Lo stesso documento indica i laboratori regionali di riferimento per l’esame dei campioni biologici per la diagnosi di Covid-19. Sono due, uno a Sassari e l’altro a Cagliari. La prima è la struttura complessa di microbiologia e virologia della Aou di Sassari, riferimento sia per le strutture complesse di malattie infettive e di pediatria della stessa Aou, sia in caso di isolamento domiciliare fiduciario nei territori delle Assl di Sassari, Olbia e Nuoro: qui vengono consegnati ed esaminati i tamponi provenienti dal Nord e centro Sardegna. La seconda è la struttura complessa del laboratorio analisi della Aou di Cagliari, di afferenza sia per le strutture complesse di malattie infettive della Ats-Assl di Cagliari e di pediatria della Azienda ospedaliera Brotzu, sia in caso di isolamento domiciliare fiduciario nei territori delle Assl di Oristano, Sanluri, Carbonia e Cagliari. Gli stessi campioni biologici devono essere confezionati e spediti, sia ai laboratori di riferimento regionale, sia al laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto superiore di Sanità: questa non è una novità legata all’emergenza coronavirus, si tratta infatti di una prassi consolidata prevista dalla circolare ministeriale n. 3 dell’8 agosto 2003 “Raccomandazioni per la sicurezza del trasporto di materiali infettivi”.

Solo urgenze. Dopo la circolare dell’Ats che ha stabilito il rinvio degli interventi chirurgici programmati e non urgenti e delle prestazioni ambulatoriali se non estremamente necessarie, anche il commissario dell'azienda ospedaliera Brotzu ha disposto la sospensione delle attività ambulatoriali e le prestazioni sanitarie derogabili sino al 31 marzo. Sospese anche le attività in regime di libera professione. Analogo stop da parte dell’Aou di Cagliari con una circolare rivolta a tutte le strutture del Policlinico Duilio Casula e del San Giovanni di Dio: stabilito anche il divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa del pronto soccorso e di tutti gli ambulatori e la sosta dei pazienti affetti da stati di immunodepressione in sale d'attesa particolarmente affollate in cui non è possibile rispettare la distanza di sicurezza.

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