La Nuova Sardegna

Terna investe nell’isola: lavori per 748 milioni

di Giuseppe Centore
Terna investe nell’isola: lavori per 748 milioni

Presentato il Piano strategico 2020-2024: prioritario il rafforzamento della rete Nessuna previsione sui tempi di realizzazione della connessione con la Sicilia

11 marzo 2020
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Terna, nonostante il momento non certo ottimale, ha deciso di non cambiare i suoi programmi e anche per dare un segnale di fiducia ai mercati, ha presentato ieri il suo piano di investimenti per il prossimo quinquennio, che prevede un intervento sulla rete elettrica italiana per favorire la transizione energetica e l’integrazione delle fonti rinnovabili in un sistema sempre più articolato e complesso per ben 7,3 miliardi di euro. Il Piano Stretegico 2020-2024 di Terna, approvato dal Consiglio di amministrazione aumenta del 20 per cento gli investimenti rispetto al precedente piano. Un programma massiccio e articolato, ma necessario anche in funzione di una prospettiva sempre più “verde” delle produzioni energetiche. L’energia rinnovabile, per sua natura instabile e indeterminata, deve infatti essere compensata da tre fattori: il primo è una rete molto performante, estesa, capillare e pronta a ricevere l’energia in quel momento disponibile; il secondo è un sistema di accumulo che consenta all’energia in eccesso di non venire sprecata o che obblighi i produttori ad autolimitarsi per non produrre energia poi non utilizzabile; il terzo è un sistema di produzione energetica immediatamente attivabile in caso di picchi di domanda e di carenza di energia disponibile. I tecnici ritengono al terzo punto che il sistema migliore sia il nucleare, ma per noi quella parola è tabù e quindi dovremo “accontentarci” si fa per dire, delle centrali a gas, che sostituiranno quelle a carbone di futura (ma quando?) chiusura. Terna interviene con i suoi programmi sul primo punto, il rafforzamento della rete, infrastruttura imprescindibile, più che sul secondo. E sulla Sardegna l’intervento di Terna arriva a sfiorare gli 800 milioni di euro. Con un budget di 748 milioni Terna intende avviare quattro progetti. Tra questi il collegamento elettrico Sa.Co.I.3, Sardegna-Corsica-Italia Peninsulare, che sostituirà con moderne tecnologie l’attuale cavo marino entrato in esercizio nel 1966; il Tyrrhenian Link, (ecco il nome del famigerato cavo ad alta tensione che dovrebbe mettere in sicurezza il sistema sardo con l’addio alle centrali a carbone), l’interconnessione che consentirà di accrescere la capacità di scambio elettrico tra continente, Sicilia e Sardegna; il nuovo elettrodotto Santa Teresa – Tempio – Buddusò, della lunghezza di 85 chilometri, che renderà più sicuro ed efficiente il sistema elettrico del Nord dell’isola; l’installazione di ulteriori compensatori sincroni presso le stazioni elettriche di Selargius e Codrongianos.

Nessuna informazione sui tempi e la dimensione dei diversi interventi. Per quanto riguarda il cavo triterminale, comunque Terna prevede un intervento di 2,6 miliardi, per oltre 900 chilometri di cavo. Ambienti di Borsa vicini a Terna confermano che questo progetto non è neppure al livello di progettazione di massima; impossibile quindi determinarne la conclusione. Sicuramente non entro il 2025, quando dovrebbero essere spente le centrali a carbone.

La realizzazione delle infrastrutture impiegherà oltre 180 imprese e 800 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno oltre 97 fra professionisti e studi tecnici. Dell’investimento complessivo, oltre 150 milioni saranno destinati a interventi di rinnovo degli asset esistenti e di attività per l’incremento della resilienza della rete elettrica e mitigazione rischi da inquinamento salino.

Terna, con 166 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Sardegna 4.436 chilometri di linee elettriche in alta e altissima tensione e 27 stazioni elettriche. «Proseguiremo nel percorso di dialogo con le comunità locali avviando iniziative di progettazione partecipata con l’obiettivo di coniugare innovazione e sviluppo sostenibile della rete elettrica. Questo consentirà, in un sistema energetico sempre più complesso e articolato, di accompagnare la transizione energetica in atto e rendere la rete elettrica regionale più sicura ed efficiente». dichiara Luigi Ferraris, amministratore Delegato di Terna.

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative