Italgas cresce e parla sempre più sardo
I risultati del 2019: +6,8 nei ricavi e dividendo a +9,4%. Nell’isola posati altri 440 chilometri di tubi
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MILANO. Parlano anche in sardo i conti i Italgas, che registra un altro anno col segno più: i ricavi totali nel 2019 si portano a 1.257,9 milioni (+6,8%). Il gruppo che detiene il 34% del mercato della distribuzione del gas in Italia e che oltre all’energia di parecchie grandi città si occupa della Sardegna, ha investito parecchio nell’isola. I 740 milioni di investimenti realizzati a livello nazionale nel 2019 (+41,6% rispetto al 2018, due volte quelli del 2016) sono stati dedicati allo sviluppo, al rinnovamento e alla trasformazione digitale delle reti. Lo sforzo si misura nella realtà fisica dei numeri: 933 km di nuove condotte contro i 308 km del corrispondente periodo del 2018. In particolare, in Sardegna l'attività di costruzione delle reti di distribuzione prosegue secondo i programmi: nel 2019 la lunghezza della rete posata è di circa 440 chilometri, raggiungendo i 590 km posati allo stato attuale a fronte dei quali sono state già superate le 18.000 mila richieste di nuovi allacci.
«In Sardegna la realizzazione delle reti di distribuzione procede secondo i programmi – dice l'amministratore delegato Paolo Gallo – e abbiamo completato la metà del totale delle nuove reti native digitali. A breve inizierà la distribuzione del metano in alcuni Comuni».
Ieri sono stati resi noti tutti i dati: il margine operativo lordo rettificato a 907,5 milioni (+7,8%), l'utile operativo rettificato a 516 milioni (+13,2%) e l'utile netto rettificato a 345,2 milioni (+9,4%). Il dividendo proposto è di 0,256 euro per azione (+9,4% rispetto all'anno precedente). Risultati che confermano la bontà delle scelte fatte nel corso dell'anno in linea con il piano industriale, focalizzate sulla digitalizzazione.
Con 2,06 milioni di contatori digitali installati è proseguita la sostituzione di quelli tradizionali, portando a 6,76 milioni, considerate anche le società partecipate, il numero di contatori intelligenti installati al 31 dicembre. Il piano di installazione degli smart meters, che terminerà nel 2020, è parte del più ampio progetto di trasformazione digitale dell'intero network gestito: un progetto che nel 2019 ha portato già all'upgrade tecnologico di circa 400 reti di distribuzione. I fabbisogni legati agli investimenti netti sono stati coperti dal positivo flusso di cassa da attività operativa, pari a 697,2 milioni.
«Il 2019 è stato il terzo anno consecutivo di crescita – dice l’ad Gallo – Ebit adjusted e utile netto adjusted hanno segnato rispettivamente +13,2% e +9,4% migliorando tutte le guidance comunicate in corso d'anno; e gli investimenti realizzati sono aumentati di oltre il 40% rispetto all'anno precedente, a un valore più che doppio dell'utile di periodo. Il nostro network si è esteso di oltre 9.000 chilometri grazie agli investimenti e alle acquisizioni concluse nel corso dell'anno (vinte anche le tre gare d'ambito (Torino2, Valle d'Aosta e Belluno), incluso il consolidamento di Toscana Energia, che ha apportato al gruppo oltre 8.000 chilometri di rete, 109 concessioni e 858 mila clienti finali».
«In Sardegna la realizzazione delle reti di distribuzione procede secondo i programmi – dice l'amministratore delegato Paolo Gallo – e abbiamo completato la metà del totale delle nuove reti native digitali. A breve inizierà la distribuzione del metano in alcuni Comuni».
Ieri sono stati resi noti tutti i dati: il margine operativo lordo rettificato a 907,5 milioni (+7,8%), l'utile operativo rettificato a 516 milioni (+13,2%) e l'utile netto rettificato a 345,2 milioni (+9,4%). Il dividendo proposto è di 0,256 euro per azione (+9,4% rispetto all'anno precedente). Risultati che confermano la bontà delle scelte fatte nel corso dell'anno in linea con il piano industriale, focalizzate sulla digitalizzazione.
Con 2,06 milioni di contatori digitali installati è proseguita la sostituzione di quelli tradizionali, portando a 6,76 milioni, considerate anche le società partecipate, il numero di contatori intelligenti installati al 31 dicembre. Il piano di installazione degli smart meters, che terminerà nel 2020, è parte del più ampio progetto di trasformazione digitale dell'intero network gestito: un progetto che nel 2019 ha portato già all'upgrade tecnologico di circa 400 reti di distribuzione. I fabbisogni legati agli investimenti netti sono stati coperti dal positivo flusso di cassa da attività operativa, pari a 697,2 milioni.
«Il 2019 è stato il terzo anno consecutivo di crescita – dice l’ad Gallo – Ebit adjusted e utile netto adjusted hanno segnato rispettivamente +13,2% e +9,4% migliorando tutte le guidance comunicate in corso d'anno; e gli investimenti realizzati sono aumentati di oltre il 40% rispetto all'anno precedente, a un valore più che doppio dell'utile di periodo. Il nostro network si è esteso di oltre 9.000 chilometri grazie agli investimenti e alle acquisizioni concluse nel corso dell'anno (vinte anche le tre gare d'ambito (Torino2, Valle d'Aosta e Belluno), incluso il consolidamento di Toscana Energia, che ha apportato al gruppo oltre 8.000 chilometri di rete, 109 concessioni e 858 mila clienti finali».