La Nuova Sardegna

L’ALLARME 

«Esposti amianto, subito il tampone»

«Esposti amianto, subito il tampone»

L’Aiea denuncia l’alto rischio per 3mila ex lavoratori della chimica

26 marzo 2020
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CAGLIARI. «C’è un dramma nel dramma che stiamo vivendo in Italia e nella nostra Isola; c’è una categoria di persone particolarmente a rischio e per le quali esprimiamo la più viva preoccupazione e lanciamo un appello: sono gli ex lavoratori delle industrie chimiche sarde e non solo». A parlare è Sabina Contu, avvocata, segretaria nazionale Aiea, Associazione italiana esposti Amianto e presidente Aiea Sardegna. «Si tratta di persone colpite da asbestosi e placche pleuriche, che presentano delle interstiziopatie polmonari che aumentano il rischio di mortalità in caso di contatto con il Covid-19». Sono complessivamente circa 3mila gli ex lavoratori delle industrie chimiche sarde, e non solo, iscritti al Registro esposti amianto, sparsi un po’ in tutta la Regione, di cui mille nella sola provincia di Nuoro, prevalentemente legati all’industria chimica di Ottana. «Siamo fortemente preoccupati – aggiunge Sabina Contu – per la loro particolare condizione per il pericolo incombente relativo all’epidemia: chiediamo che venga attivato con urgenza un protocollo specifico, che ne consenta lo screening per il Covid-19 in tempi rapidi, affinché vengano individuati le eventuali positività e presi i necessari provvedimenti, per limitare il più possibile le ulteriori gravi conseguenze».

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