La Nuova Sardegna

Cari lettori, raccontateci la vostra quarantena

Cari lettori, raccontateci la vostra quarantena

Come trascorrete le giornate? Che favole raccontate ai vostri figli? Inviatele e le pubblicheremo

29 marzo 2020
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SASSARI. Da domani la Nuova Sardegna stabilirà un rapporto ancora più diretto con voi lettori. Vi chiediamo di condividere con noi questa fase così delicata della vita, lo stato d’animo con cui la state affrontando, la paura ma anche la riscoperta di emozioni forti. Come quella di un contatto h24 con i propri familiari: per molti di noi le occasioni di incontro erano concentrate a pranzo o a cena, ora si sta insieme sempre, dal mattino alla notte. L’emergenza coronavirus ha cambiato radicalmente i nostri tempi, è come se tutti fossimo stati catapultati in un freeze globale nel quale ognuno può muoversi solo all’interno dello spazio della sua casa e con poche persone intorno. C’è chi è solo, e sta peggio degli altri. E c’è chi invece vive con mogli-mariti e figli, spesso piccoli. A volte in appartamenti di 50 metri quadrati, a volte in case più spazioso con il giardino e la possibilità di stare all’aperto.

Per tutti la domanda al mattino è la stessa: che si fa oggi? Ecco, vi chiediamo di raccontarcelo, condividendo con la Nuova il vostro diario della quarantena. Magari qualcuno di voi lo sta già scrivendo e un giorno lo mostrerà ai nipoti, per raccontare a chi non c’era questo folle 2020. Scriveteci, parlateci delle vostre giornate, diteci se in questo periodo di stop obbligatorio quasi per tutti avete ripreso in mano passioni nascoste e mai dimenticate. Descriveteci il vostro frigorifero, raccontateci come vi siete organizzati per la spesa, spifferateci qualche ricetta. Se avete figli, diteci come stanno affrontando questi giorni: ai più piccoli sembrerà una mega vacanza, magari sentiranno la mancanza degli amichetti (e dei nonni) ma tanto ci sono mamma e papà; i più grandi invece saranno più nervosi, perché hanno fame di socialità. Con i bimbi sicuramente l’impegno è enorme: chissà quante favole e quante storie gli state raccontando, quante chiacchiere di fronte a loro incantati e a bocca aperta, a bersi ogni sillaba. Inviateci storie e fiabe all’indirizzo lettere@lanuovasardegna.it: le pubblicheremo su queste pagine. Sarà un modo per stare più vicini, per sentirsi meno soli e provare a sorridere. (si. sa.)
 

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