La Nuova Sardegna

La piccola Ginevra nasce nella tenda Covid

di Mauro Lissia
La piccola Ginevra nasce nella tenda Covid

Cagliari, la paura e poi la gioia nella struttura allestita al Santissima Trinità La giovane mamma aveva sintomi sospetti ma il tampone ha dato esito negativo 

30 marzo 2020
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CAGLIARI. La nascita di una bimba, un evento splendido e indimenticabile insieme a un grande sospiro di sollievo: tutto in poche ore, tutto in una domenica vissuta tra mura d’ospedale, il lettino di un’ambulanza e una tenda, la prima tenda attrezzata per portare a termine un parto in sicurezza, al riparo dalle conseguenze dell’epidemia che sta devastando il paese. Due protagoniste per questa vicenda che ha l’effetto di uno sprazzo di luce in una giornata buia, segnata dall’emergenza e dai lutti: lei, la mamma, si chiama Alice Incani. Il nome della neonata è Ginevra, il nome di una regina per una bimba di tre chili e 775 grammi che fino all’ultimo si temeva dovesse fare i conti con l’infezione da Covid-19. Le ragioni per sospettarlo c’erano: la madre, arrivata l’altro ieri al Policlinico universitario con le prime avvisaglie delle contrazioni, aveva febbre e malessere. Di questi tempi sintomi del genere non possono essere sottovalutati, così la direzione della struttura sanitaria ha sottoposto immediatamente la giovane donna a un tampone nasofaringeo per poi decidere il trasferimento in un reparto attrezzato, dove un’eventuale infezione da coronavirus fosse gestibile anche nel caso di una partoriente. Inevitabile pensare al Santissima Trinità, dove in questi giorni - su richiesta del direttore sanitario Sergio Marracini - è stata allestita dalla Protezione civile una tenda di sette metri per cinque, all’interno una sala parto modernissima, utile per evitare rischi in caso di madri affette dal virus. Alice è stata accolta dalla responsabile del reparto di ostetricia e ginecologia Eleonora Coccollone, dalla ginecologa Maria Grazia Siragusa e dalla pediatra Francesca Pinna: indossati tutti i dispositivi di protezione, l’equipe del Santissima Trinità non ha perso un minuto, il parto si è concluso alle 23 senza alcuna complicazione e proprio mentre la testolina di Ginevra appariva agli occhi degli operatori dal laboratorio del Policlinico è giunta la notizia attesa: test negativo, la giovane madre è sanissima, nessuna infezione da Covid-19 e dunque per la bimba zero rischi di contagio. Quando il parto si è concluso, Alice Incani si è trovata di fronte alla sua bimba ed è stata una delle operatrici a darle la seconda bella notizia della giornata: l’esito negativo del tampone. Raccontano che Alice, sfinita dal parto, ha sorriso raggiante e ha ringraziato, con gli occhi che si riempivano di lacrime. Un momento di commozione forte anche per medici e collaboratori, persone avvezze a convivere col dolore e a tenere a bada le emozioni. In quell’attimo però, quando è arrivata la certezza che nulla avrebbe macchiato la bellezza di una vita pura e delicata che s’affaccia sul mondo, la gioia ha cancellato in un baleno la tensione: il virus uccide, le persone soffrono e muoiono sole, ma il ciclo della vita non si ferma: «Una notte di guardia bardati per assistere la signora Alice che i colleghi della Clinica ostetrica universitaria avevano diagnosticato sospetta Covid-19 e prontamente ci hanno trasferito in ambulanza per il parto-travaglio nella tenda-parto - è stato il racconto e commento della responsabile di Ginecologia del Santissima Trinità, Eleonora Coccollone, affidato a una mail indirizzata alla direzione sanitaria - così Ginevra è arrivata, in tenda, poco prima del tampone. Il parto è andato benissimo, gli operatori si sono sentiti al sicuro nella tenda-parto ben climatizzata, luminosa, completa di ogni strumentazione necessaria a garantire la sicurezza di mamma e neonato». Un sospiro di sollievo per l’intero ospedale: «Direi che è stata una bella esercitazione - ha sorriso Marracini - ma alla fine sono queste situazioni, questi risultati che danno un senso alle nostre fatiche, al nostro impegno, al nostro lavoro».

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