La Nuova Sardegna

Coronavirus, albergatori preoccupati: la stagione rischia il ko

Alessandro Pirina
Coronavirus, albergatori preoccupati: la stagione rischia il  ko

La testimonianza di Tullio Datome: "Aprile e maggio sfumati, giugno in bilico. Difficile garantire i livelli occupativi degli anni scorsi"

31 marzo 2020
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SASSARI. Tullio Datome traccia un bilancio dell’albergo di famiglia, il Gabbiano azzurro di Golfo Aranci, nel pieno dell’emergenza coronavirus. Un bilancio che non si discosta da quello del resto delle strutture ricettive dell’isola. Il turismo, che già doveva fare i conti con l’incognita trasporti, è uno dei settori più colpiti dalla peste del nuovo millennio. La stagione è compromessa, ora bisognerà cercare di salvare il salvabile, ma tutto dipenderà da quando verrà messo in calendario il ritorno alla normalità. Per ora rinviato a data da destinarsi.

«Noi quest’anno saremmo dovuti partire a maggio perché avevamo programmato dei lavori – racconta Datome –. Poi a inizio gennaio è arrivata la richiesta per avere l’hotel in esclusiva per un grande evento ad aprile. A quel punto avevano deciso di aprire per Pasqua. Invece, proprio quella prenotazione è stata la prima a saltare, il primo segnale concreto di quello che sarebbe venuto dopo». Da quel momento infatti è stato un susseguirsi di cancellazioni, con i più ottimisti che hanno rinviato la vacanza o addirittura le nozze a fine estate.

"Noi lavoriamo sopratutto con gli stranieri, il problema della continuità territoriale è legato soprattutto ai voli nazionali. Dunque, non stava incidendo più di tanto. Anzi, rispetto allo scorso anno le prenotazioni erano in aumento. Invece, dal 25 febbraio c’è stato un blocco totale. Ora se ne arriva una alla settimana siamo contenti, ma nel frattempo sono state cancellate tutte le prenotazioni di aprile. E anche maggio è compromesso e giugno è a forte rischio. È tutto molto in dubbio, anche perché neanche noi sappiamo cosa succederà. E più si va avanti e più siamo in ritardo per partire». Fattore questo che andrà inevitabilmente a influire sulla occupazione, perché non sarà possibile garantire i livelli delle scorse stagione".

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