La Nuova Sardegna

Tirrenia ferma le navi Moby garantisce 4 linee

di Roberto Petretto
Tirrenia ferma le navi Moby garantisce 4 linee

I commissari hanno sequestrato i conti. La ministra durissima con l’armatore

31 marzo 2020
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SASSARI. I commissari hanno bloccato i conti di Tirrenia e la compagnia ha subito fermato le proprie navi che effettuavano i collegamenti con la Sardegna e con la Sicilia. Sarebbe stata di per sé una notizia nefasta in un periodo normale. In una situazione come quella che stiamo vivendo, il blocco dei collegamenti rischia di avere conseguenze devastanti. Il traffico passeggeri era già ridotto al minimo, ma le ripercussioni rischiano di essere pesanti per il traffico merci, se non si correrà ai ripari. «I commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria, Gerardo Longobardi, Beniamino Caravita di Toritto e Stefano Ambrosini - spiega Tirrenia in una nota - malgrado Cin (la società del Gruppo Onorato a cui appartiene la compagnia di navigazione) abbia più volte comunicato loro in forma scritta la propria disponibilità ad offrire, nei limiti del consentito, garanzie di pagamento, hanno eseguito un sequestro conservativo sui conti correnti di Cin». Secondo Tirrenia la società «è liquida, di fatto il blocco dei conti correnti ne impedisce l’operatività».

Per effetto del blocco dei conti correnti l’attività della società Cin, «che svolge in convenzione con lo Stato il servizio di continuità territoriale con Sardegna e Sicilia è stata paralizzata». Già le corse programmate per ieri su tutte le linee in convenzione con la Sardegna, la Sicilia e le Tremiti non sono state effettuate.

Dopo lo stop alle navi è arrivata una precisazione dei ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico: «La decisione è stata assunta dall’organo commissariale in autonomia e indipendenza di giudizio, sulla scorta di un parere favorevole reso da parte del Comitato di Sorveglianza». Mit e Mise hanno assicurato che verranno garantiti i trasporti per tutte le isole.

I timori sono per la regolarità dei trasporti delle merci, in un momento delicatissimo: il ministero dei Trasporti ha inoltre assicurato che «in questa fase critica per il Paese, in emergenza Covid-19, attraverso l’operatività di altri armatori non ci saranno problemi di trasferimento delle merci, in particolare alimentari e farmaceutiche». Il ministero ha anche assicurato che «in caso di particolari necessità o imprevisti, si attuerà un piano straordinario per tutti i collegamenti».

I commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria hanno risposto all’armatore: «L’esecuzione del sequestro è per legge un atto dovuto», un rimedio «indifferibile a tutela dei creditori di Tirrenia, come confermato dai Tribunali di Milano e di Roma, che vi hanno fatto luogo nonostante la sospensione dei termini disposta dal Decreto Cura Italia».

Altrettanto dura la controreplica dell’armatore: «L’azione dei commissari, malgrado le nostre assicurazioni e disponibilità, appare, in questo particolare momento storico del Paese a dir poco drammatico, di assoluta irresponsabilità - ha detto Vincenzo Onorato, presidente di Moby -. Auspico, nell’interesse superiore delle Isole che colleghiamo, un intervento del Governo sui Commissari, che da loro dipendono, che li richiami al senso di responsabilità che dovrebbe animare le azioni di chi detiene posti vitali».

La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, è intervenuta ieri sera e ha giustificato l’azione dei commissari: «Per mesi Tirrenia non ha risposto alle richieste dei commissari e ora non può scaricare le responsabilità sulla politica. Il presidente Onorato è stato convocato da me e dal Ministro Patuanelli domani (oggi, martedì, ndr) alle 15, per rendere conto del comportamento di un’impresa che deve gestire un’attività di trasporto di servizio pubblico con soldi pubblici. La pazienza ha un limite e il limite è stato superato».

La ministra ha anche ricordato che lo Stato «ha riconosciuto sempre le risorse necessarie a Tirrenia» e ha concluso: «Confidiamo che Onorato si presenti alla riunione per affrontare la situazione con risposte concrete e non con le dichiarazioni che ci è toccato leggere in queste ore».

L’armatore in serata ha annunciato che provvederà «come Moby, nelle nostre possibilità e fuori convenzione, a garantire i servizi di continuità territoriale». Ripristinate da ieri sera la Civitavecchia-Olbia (con la Moby Tommy) e la Livorno-Cagliari (con la Massimo Mura). Da oggi la Genova-Porto Torres (con la Eliana Mura) e la Napoli-Cagliari (con la Pietro Manunta), tutte navi merci con una velocità intorno ai 12 nodi. «In un momento storico così grave, il gruppo - ha detto ancora Onorato -, non abbandona la Sardegna e continuerà così a garantire i servizi essenziali ed il trasporto di generi alimentari, farmaci e presidi ospedalieri, continuando un legame morale che dura da oltre 130 anni».

Sulla situazione dei trasporti via mare è intervenuto anche il presidente della Regione, Christian Solinas: «A prescindere dalle considerazioni sulle condizioni della compagnia, credo che in una congiuntura come l’attuale, così grave per il paese, non fosse il tempo giusto per fare il sequestro».

Sulla questione dei trasporti rimane aperta una questione politica: «Chiediamo comunque al Governo di fare chiarezza sulla continuità territoriale marittima - ha detto Solinas -. Abbiamo più volte chiesto di essere coinvolti nella stesura della nuova convenzione. Ora siamo in una fase di emergenza e non è tempo di polemiche, ma una volta superato questo momento chiederemo conto di situazioni che non sono state gestite al meglio. Ora dobbiamo anche evitare che il conto lo paghino i nostri autotrasportatori, che eroicamente continuano a resistere nonostante le difficoltà. Stanno pagando un prezzo diretto, con un aggravio a viaggio di 6-800 euro».

@Petretto. @RIPRODUZIONE RISERVATA



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