La Nuova Sardegna

Gli esperti aspettano la discesa

Gli esperti aspettano la discesa

Manca circa una settimana al momento atteso. Buoni segnali dal centro-sud

02 aprile 2020
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[FIRMA&LUOGO]di Enrica Battifoglia

<MC>ROMA

[TESTO]Segnali positivi, soprattutto dalle regioni centrali, anche se bisognerà attendere ancora almeno una settimana prima che la curva dell'epidemia di Covid-19 cominci a scendere in modo statisticamente significativo in tutte le regioni. La situazione è infatti ancora molto diversa soprattutto fra le regioni più colpite del Nord, come la Lombardia, quelle del Centro e quelle meridionali, ha osservato il fisico Federico Ricci Tersenghi, dell'Università Sapienza di Roma. «Prima eravamo preoccupati per l'accelerazione e adesso siamo contenti che i dati si riducano di giorno in giorno. Siamo ancora in crescita - ha osservato - e il prossimo obiettivo è aspettare il rallentamento». La strada è ancora lunga ed è importante continuare a rispettare le misure di contenimento. Tuttavia i dati sono incoraggianti, sebbene le regioni presentino situazioni diverse. In Toscana, per esempio, il numero dei nuovi pazienti ospedalizzati è aumentato molto poco e potrebbe essere un indice del fatto che molti vengano trattati a domicilio, ha detto l'esperto. Dati stazionari da giorni anche per Lazio, Umbria, Campania e Puglia. Negli ospedali del Nord, invece, la riduzione dei ricoveri potrebbe dipendere dalle difficili condizioni in cui si trovano gli ospedali, che in alcuni casi potrebbero avere raggiunto il massimo della capienza. Soprattutto nelle regioni più colpite dall'epidemia, come la Lombardia, «ci sono problemi di affidabilità dei dati che dipendono dalla situazione di emergenza sanitaria nella quale si trovano», ha rilevato l'esperto. Viene per esempio sottostimato il numero dei decessi, poiché è possibile che a coloro che muoiono in casa non vanga fatto il tampone, così come è possibile che se un'Asl ha un numero elevato decessi non riesce a testarli tutti. «I segnali di un miglioramento ci sono, ma non sono uguali ovunque», ha detto ancora Ricci Tersenghi. In alcune realtà, come Calabria e Sicilia, si registra ancora una velocità di crescita dei casi superiore rispetto a quella delle altre regioni. In generale è comunque possibile dire che «la velocità di crescita si è ridotta. Per cominciare a vedere dei segnali di riduzione in tutte le regioni bisognerà aspettare ancora 5-7 giorni».

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