La Nuova Sardegna

Il maxi-piano del governo 500 miliardi di garanzie

Il maxi-piano del governo 500 miliardi di garanzie

L’esecutivo tende una mano alle imprese per fornire liquidità a chi è in crisi Interventi mirati per chi ha avuto più danni, misure in arrivo già da domani

02 aprile 2020
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[FIRMA&LUOGO]di Silvia Gasparetto

<MC>ROMA

[TESTO]Mano tesa alle imprese, subito, con un maxi-piano per aumentare le garanzie pubbliche e dare liquidità, anche alle aziende più grandi, per oltre 500 miliardi. E poi, con il decreto di aprile che arriverà a ridosso di Pasqua, interventi mirati per chi ha avuto più danni con l'emergenza Coronavirus, dagli autonomi alle piccole attività che hanno dovuto chiudere, che potrebbero vedere salire il bonus, alle famiglie, comprese quelle più in difficoltà e chi «non ha niente», che potrà chiedere il nuovo reddito di emergenza, per il quale il governo punta a stanziare fino a 3 miliardi. Per fare arrivare risorse fresche «all'economia reale», che il Pd chiede siano vincolate, però, «al mantenimento dei posti di lavoro», l'esecutivo ha deciso di anticipare con un decreto ad hoc il nuovo intervento sulle garanzie, che dovrebbe arrivare in Cdm già venerdì. E non si esclude che in quella occasione si possa procedere anche con il rafforzamento del Golden power per proteggere anche banche e assicurazioni dal rischio scalata come anche suggerito dal presidente Abi Patuelli che ha esortato a guardare alle misure già varate dalla Francia. Per aiutare il comparto produttivo, spiega il ministro Roberto Gualtiri, si tratterà di «rafforzare» le misure già adottate con il decreto Cura Italia - quindi con ogni probabilità, potenziare sia il Fondo di Garanzia delle Pmi sia le possibilità di intervento di Cdp - per arrivare al «rilascio di garanzie fino al 90% per importi di finanziamento anche molto significativi a tutte le imprese italiane». Comprese le grandi, dunque, dopo che finora l'acceso a agevolato al nuovo credito (oltre alla moratoria dei prestiti in essere) si era concentrato su piccole e piccolissime imprese. Questa ulteriore iniezione di garanzie consentirà, nei calcoli del governo di arrivare a liberare risorse «ben oltre 500 miliardi», sulla falsariga di quanto messo in campo dagli altri Paesi europei. E se il Fondo per le Pmi diventerà un Fondo per l'industria magari con un aumento della potenza di fuoco fino a 7-8 miliardi, come ipotizzato dal ministro Stefano Patuanelli, sarà possibile puntellare anche le grandi imprese che, certo, avevano più margini per reggere al primissimo impatto dell'emergenza ma che rischiano di avere problemi quanto più si protrarranno le chiusure. Per chi si farà carico di anticipare la cassa integrazione, peraltro, si sta studiando una garanzia ad hoc mentre «non ci sono rischi» né «costi» per chi sfrutterà il canale bancario per avere la Cig in attesa che venga erogata dall'Inps. Per dare più ossigeno alle imprese le opposizioni, Lega in testa, chiedono anche di sospendere sugar e plastic tax.

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