La Nuova Sardegna

Uno studio analizza il virus: predilige il clima freddo secco

Uno studio analizza il virus: predilige il clima freddo secco

Si diffonde meno velocemente nei climi molto caldi e umidi. Lo hanno scoperto due ricercatori italiani, Francesco Ficetola e Diego Rubolini dell'Università Statale di Milano

03 aprile 2020
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MILANO.Il coronovirus predilige il freddo secco, mentre si diffonde meno velocemente nei climi molto caldi e umidi. Lo hanno scoperto due ricercatori italiani, Francesco Ficetola e Diego Rubolini dell'Università Statale di Milano, studiando su scala globale le relazioni tra casi di Covid-19 e condizioni climatiche. I risultati, condivisi sul sito medRxix, alzano il livello d'allerta per vaste regioni dell'emisfero sud del mondo (tra cui America meridionale, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda), dove la pandemia potrebbe colpire più duramente nei prossimi mesi.

La guardia deve restare molto alta, perché il virus SarsCoV2 è un nemico particolarmente insidioso: è infatti capace di replicarsi nelle alte vie respiratorie in modo da essere diffuso anche da coloro che soffrono soltanto di sintomi lievi, come dimostrato da uno studio dell'Università Charité di Berlino pubblicato su Nature. I ricercatori della Statale di Milano sono giunti alla conclusione sul clima dopo aver calcolato il tasso di crescita dei casi di Covid-19 in oltre 100 tra nazioni e macroregioni del mondo.
 

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