Allarme a Sanluri in Gallura personale senza mascherine
Almeno una trentina di contagiati, un decesso da coronavirus accertato – una ospite di 89 anni morta all’ospedale Santissima Trinità di cagliari– e altri quattrodecessi sospetti, tutti avvenuti nella...
03 aprile 2020
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Almeno una trentina di contagiati, un decesso da coronavirus accertato – una ospite di 89 anni morta all’ospedale Santissima Trinità di cagliari– e altri quattrodecessi sospetti, tutti avvenuti nella seconda quindicina di marzo. L’allarme è scattato subito nella casa di riposo Divina Provvidenza di Sanluri e il sindaco Alberto Urpi ha deciso per precauzione di chiudere la struttura e mandare a casa gli ospiti negativi al test.
Nella casa di riposo nessuno riceveva visite da due settimane e non è chiaro come si sia diffuso il terribile virus.
Il sindaco ha sollecitato l’effettuazione di tamponi su alcuni componenti del personale assenti per malattia.
Il contagio non si è diffuso nelle case di riposo della Gallura e del Monte Acuto. L’unico caso è stato quello di un paziente trasferito dall’ospedale alla Rsa Smeralda di Padru, ma è quasi “negativizzato”. Si attende infatti il risultato del secondo tampone, tra qualche giorno, per poter parlare di completa guarigione.
In tutte le altre strutture del territorio, l’emergenza è un’altra e riguarda la mancanza di dispositivi di protezione per il personale. A sollevare il caso, e a chiedere l’intervento di Regione e prefetto, è la Cgil Gallura. In un documento firmato dalla segretaria generale Luisa Di Lorenzo
, dalla segretaria della Funzione Pubblica Luisella Maccioni e da quella dello Spi Gallura Giovanna Spissu si sollecitano «tutte le iniziative necessarie a scongiurare uno scenario ancora più drammatico. I lavoratori delle case di riposo ci raccontano di una situazione pesante per gli ospiti e per loro stessi e dei rischi che corrono continuamente perché non sono dotati di tutti gli strumenti di protezione. Dispositivi che mancano a Bortigiadas, Aggius, Aglientu, Palau e Telti. Ma anche ad Alà dei Sardi, a Santa Teresa, a Tempio e Buddusò».
Nella casa di riposo nessuno riceveva visite da due settimane e non è chiaro come si sia diffuso il terribile virus.
Il sindaco ha sollecitato l’effettuazione di tamponi su alcuni componenti del personale assenti per malattia.
Il contagio non si è diffuso nelle case di riposo della Gallura e del Monte Acuto. L’unico caso è stato quello di un paziente trasferito dall’ospedale alla Rsa Smeralda di Padru, ma è quasi “negativizzato”. Si attende infatti il risultato del secondo tampone, tra qualche giorno, per poter parlare di completa guarigione.
In tutte le altre strutture del territorio, l’emergenza è un’altra e riguarda la mancanza di dispositivi di protezione per il personale. A sollevare il caso, e a chiedere l’intervento di Regione e prefetto, è la Cgil Gallura. In un documento firmato dalla segretaria generale Luisa Di Lorenzo
, dalla segretaria della Funzione Pubblica Luisella Maccioni e da quella dello Spi Gallura Giovanna Spissu si sollecitano «tutte le iniziative necessarie a scongiurare uno scenario ancora più drammatico. I lavoratori delle case di riposo ci raccontano di una situazione pesante per gli ospiti e per loro stessi e dei rischi che corrono continuamente perché non sono dotati di tutti gli strumenti di protezione. Dispositivi che mancano a Bortigiadas, Aggius, Aglientu, Palau e Telti. Ma anche ad Alà dei Sardi, a Santa Teresa, a Tempio e Buddusò».
