La Nuova Sardegna

Obbligo di mascherina in Toscana

Obbligo di mascherina in Toscana

Il primo giorno col viso coperto in Lombardia non convince il sindaco Beppe Sala

06 aprile 2020
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[FIRMA&LUOGO]di Gioia Giudici

<MC>MILANO

[TESTO]All'insegna del «piuttosto che niente è meglio piuttosto», vale a dire copritevi come potete, anche con una sciarpa o un foulard, se non avete una mascherina, come suggerito dal governatore Attilio Fontana, in Lombardia ci si adegua all'ordinanza che prevede l'uso obbligatorio di una protezione su bocca e naso per uscire di casa. Una misura che lascia un po' perplesso il sindaco di Milano: «Lasciatemi dire - si è espresso sui social - che è un pò disorientante ricevere questa disposizione dalla Regione Lombardia e sentire Borrelli, il capo della Protezione Civile persona che stimo, dire 'io non la metterò e terrò le distanze'». Questo non significa che il sindaco non si adeguerà: «Voglio rimanere fedele a ciò che ho detto dall'inizio e cioè le ordinanze, le direttive vanno applicate e non discusse perciò non posso che dirvi applichiamo questa ordinanza della Regione Lombardia». «Non voglio fare polemica con Borrelli, ma se Borrelli viene in Lombardia si copre naso e bocca», gli ha risposto il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, spiegando che la misura lombarda è nata dopo un confronto con la comunità scientifica e prendendo «esempio dalla Cina o da New York». In serata, Borrelli ha chiarito il suo pensiero, spiegando di essere stato «nuovamente frainteso». «È importantissimo l'uso della mascherina e l'ordinanza della Regione Lombardia - ha detto - va rispettata, è importante dove non si riesce a rispettare la distanza». In Toscana, il presidente Enrico Rossi annuncia che oggi firmerà un'ordinanza sul modello lombardo e che la Regione distribuirà gratuitamente 10 milioni di mascherine alle amministrazioni comunali. La Lombardia, dopo l'ok dall'Iss, attraverso la Protezione civile ha iniziato a distribuire i tre milioni di mascherine «made in Lombardia» già pronte. Per molti, ma non per tutti, come chiarito dall'assessore alla protezione civile Pietro Foroni: «La mascherina sarà data a chi ne è privo - ha spiegato - o a determinate categorie di persone fragili». In pratica «chi non ne ha bisogno non la prende, non è un gadget, è per utilità pubblica».

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