La Nuova Sardegna

Coronavirus, alla Forestale 33 nuovi pick-up per i controlli pasquali

Coronavirus, alla Forestale 33 nuovi pick-up per i controlli pasquali

Dall'inizio dell'epidemia i componenti del corpo hanno effettuato oltre 20mila controlli nell'isola

07 aprile 2020
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CAGLIARI. In arrivo 33 nuovi mezzi pick-up da destinare alle stazioni del Corpo forestale impegnato dal 14 marzo in controlli nei litorali e nelle aree rurali a causa dell'emergenza Covid-19. Questa la lista delle stazioni interessate: Villanova Monteleone, Ittiri, Thiesi, Ploaghe, Bonorva, Buddusò, Nulvi, Luogosanto, Calangianus, Oschiri, Trinità d'Agultu, Tempio, Senorbì, Barumini, Dolianova, Villacidro, Cagliari, Sinnai, Escalaplano, Sant'Antioco, Fluminimaggiore, Neoneli, Samugheo, Seneghe, Bosa, Villagrande Strisaili, Seui, Gavoi, Tonara, Dorgali, Laconi, Macomer e Sorgono.

«I mezzi - ha spiegato l'assessore dell'Ambiente con delega alla Protezione civile, Gianni Lampis - potranno essere utilizzati anche per attività di spegnimento degli incendi, rurali e boschivi, e per altri interventi connessi al rischio idrogeologico e idraulico, a dimostrazione delle molteplici attività svolte con senso del dovere dalle donne e dagli uomini del Corpo forestale, sempre presenti in prima persona a tutela della vita dei Sardi e della propria terra».

Il governatore Christian Solinas ha ricordato che «le donne e gli uomini del Corpo sono mobilitati in tutta l'Isola e hanno realizzato, con grande impegno e professionalità, oltre 20mila controlli controlli per garantire la salute dei sardi». Fino alla giornata di ieri sono stati effettuati 20.742 controlli: 5.522 nell'area territoriale di Cagliari, 4.334 Sassari, 3.136 Nuoro, 2.883 Tempio Pausania, 1.954 Lanusei, 1.727 Oristano e 1.186 Iglesias. Sono state comminate 374 sanzioni: 154 a Cagliari, 73 Sassari, 46 Tempio, 40 Iglesias, 30 Oristano, 27 Nuoro e 4 Lanusei.

Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, la presenza del Corpo forestale, soprattutto nei comuni costieri, sarà intensificata: «L'emergenza non è terminata, perciò è ancora fondamentale restare a casa, se non per gli spostamenti consentiti, esclusivamente per compravate esigenze lavorative, di salute ed indifferibili necessità», ha concluso Solinas. (ANSA).

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