La Nuova Sardegna

Coronavirus, il biglietto di ritorno in Italia costa 1860 euro: una famiglia sarda accusa Alitalia

Gian Carlo Bulla
Coronavirus, il biglietto di ritorno in Italia costa 1860 euro: una famiglia sarda accusa Alitalia

Una diciassettenne di Quartu in Argentina con l’Erasmus vuole tornare a casa. Il padre scrive al ministro Di Maio: «Prezzo incredibile per un volo di rimpatrio»

23 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





QUARTU SANT’ELENA. Quasi duemila euro per consentire alla figlia minorenne di tornare dall’Argentina: è il sacrificio che una famiglia quartese si trova costretta ad affrontare in una situazione di emergenza. «Per consentire a nostra figlia Giulia, minorenne, che si trova in Argentina, per motivi di studio, di rientrare in Italia con il volo Buenos Aires- Roma, organizzato dalla Farnesina - denunciano Francesco Usala, originario di Armungia e residente a Quartu Sant’Elena, e la moglie Barbara Aiello, con una lettera indirizzata al ministro degli esteri Luigi Di Maio attraverso l’unità di crisi della Farnesina - abbiamo pagato una somma esorbitante: 1860 euro in economy».

La figlia della coppia, iscritta al quarto anno del liceo linguistico Pitagora di Selargius, ha aderito allo “scambio giovani” organizzato dal Rotary International, e dal 19 agosto dello scorso anno, si trova a Mar De La Plata, a circa 400 Km da Buenos Aires, ospite di una famiglia argentina. Sarebbe dovuta rientrare in Sardegna nel mese di luglio. La studentessa è in possesso del biglietto di ritorno delle “Aerolineas Argentinas” che diventerà carta straccia perchè non le verrà rimborsato.

«Il volo di rientro, che partirà da Buenos Aires giovedì pomeriggio e arriverà a Fiumicino venerdì mattina- sottolinea il padre della studentessa- doveva essere operativo alla fine di marzo. Siamo invece alla fine di aprile. Il ritardo ha creato grandi disagi. Alitalia, poi, per la tratta in oggetto Buenos Aires - Fiumicino, pratica prezzi non solo esagerati, ma non compatibili con logiche di mercato (il volo New York - Roma organizzato dalla Farnesina costa circa 800 euro), e soprattutto non compatibile con il concetto di volo di rimpatrio, organizzato per venire incontro agli italiani rimasti bloccati all’estero. I due voli precedenti organizzati per il 23 marzo erano costati solamente 75 euro a persona».

I genitori della studentessa sottolineano « il comportamento impeccabile tenuto dal Consolato italiano di Buenos Aires, che si era preso cura di organizzare liste prioritarie e di tenere aggiornati i passeggeri nonostante fino a ieri mattina non sapessero nulla del volo, perché nessuna comunicazione è stata fatta dal ministero degli esteri».

Al ministro Di Maio nella lettera si chiede «un intervento su Alitalia perché agisca su questi prezzi francamente inverecondi e un suo intervento per evitare questo aggravio economico».
 

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative