La Nuova Sardegna

Quinto giorno di fila senza vittime Boom di guariti: più 45

di Silvia Sanna
Quinto giorno di fila senza vittime Boom di guariti: più 45

Cinque i nuovi casi positivi, tutti nel Nord Sardegna In calo i pazienti in terapia intensiva: sono 9 su 99 ricoverati

08 maggio 2020
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SASSARI. Cinque giorni senza vittime, un altro piccolo passo avanti che fa ben sperare. Il numero di decessi resta fermo a 119, mentre sale leggermente quello dei positivi: erano 1319 e sono diventati 1324, con cinque nuovi nel Nord Sardegna, il territorio più colpito. È evidente che il virus non è scomparso ma conforta che i 5 contagi rilevati ieri siano gli unici sui 1098 tamponi eseguiti – 1 in meno rispetto a mercoledì – uno dei numeri più alti da quando è iniziata l’emergenza: siamo lontani dai circa 2000 al giorno annunciati settimane fa dall’assessore alla Sanità Nieddu e vivamente consigliati dagli esperti per avere una fotografia il più accurata possibile della diffusione del contagio, ma il cambio di passo compiuti sui test appare evidente. In totale in Sardegna dai primi giorni di marzo sono stati eseguiti 31.064 test, di cui 29.740 sono risultati negativi. Ad aumentare oltre al numero di tamponi è l’altro che fa ben sperare: i pazienti guariti sono 622, complessivamente 45 in più in 24 ore e di questi 119 sono guariti clinicamente. Il balzo in avanti è notevolissimo: nelle ultime 24 ore il numero dei guariti è oltre il doppio rispetto al giorno precedente. Rispetto al quale è calato anche il numero dei ricoverati in ospedale e dei pazienti in terapia intensiva: sono complessivamente 99 invece di 102 e 9 a fronte degli 11 di mercoledì. Ed è significativo anche il calo delle persone positive in isolamento domiciliare: erano 521 e sono diventate 484, con una riduzione di 27 superiore a quella di 48 ore fa. Sul territorio, dei 1.324 casi positivi complessivamente accertati, 243 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 94 nel Sud Sardegna, 55 a Oristano, 78 a Nuoro, 854 a Sassari.

Comuni Covid free. Dopo Arborea e Nurachi, un altro Comune festeggia la sconfitta del virus. A Monastir, dove i contagiati erano stati 4, uno dei pazienti è guarito. A darne notizia con grande sollievo è la sindaca Luisa Murru, che invita però a non abbassare la guardia e a continuare a seguire tutte le prescrizioni perché la battaglia non è finita.

Le Usca. Come annunciato ieri sulla Nuova, sono operative le prime Usca, Unità speciali di continuità assistenziale: le squadre sono composte da due medici e due infermieri e hanno il compito di garantire assistenza e terapie ai pazienti in isolamento domiciliare, oltre che eseguire tamponi su sospetti casi positivi segnalati dai medici di base. Sulla importanza delle Usca interviene Michele Pais, presidente del consiglio regionale:«In Sardegna siamo entrati nella Fase 2 della pandemia da Covid 19, caratterizzata da un controllo diffuso e continuo che interesserà tutta l’isola. Le Usca saranno attive anche nelle sedi di continuità assistenziale Assl Sassari, a San Camillo e ad Alghero. Le Unità affiancheranno le già operative Uiat, istituite dall'Unità di crisi locale di Sassari, costituite da medici specialisti infettivologi, pneumologi e internisti operanti all’interno delle Case di Riposo. Le Usca – aggiunge Pais – ci permettono di spostare l'assistenza per il Covid 19 dall’ospedale al territorio anche per consentire agli ospedali di tornare alla piena operatività per la cura delle altre patologie». E poi: «Nei prossimi giorni saranno abilitati nuovi laboratori diagnostici e anche l'ospedale di Alghero, grazie alle sue professionalità, potrà analizzare i tamponi – conclude Pais – il cui esito sarà più veloce e garantirà sicurezza e operatività alla struttura ospedaliera».

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