La Nuova Sardegna

Ultimatum dal turismo: apriamo o sarà un tracollo

Claudio Zoccheddu
Ultimatum dal turismo: apriamo o sarà un tracollo

Gli operatori alla Regione: «C'è solo un mese e mezzo di tempo per evitare il crac»

09 maggio 2020
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SASSARI. Il tempo dell’incertezza è finito. Per mettere in moto il “sistema turismo” serve un calendario preciso e un insieme di regole chiare, da cui nessuno potrà prescindere. Sono queste le richieste che Confindustria, Federalberghi e altre componenti degli stati generali del turismo hanno fatto alla Regione, rappresentata dal presidente Christian Solinas e dall’assessore Gianni Chessa.

Gli operatori si sono presentati all’incontro, virtuale e informale, sventolando la ricetta della ripartenza e quella delle scadenze. Perché ogni giorno che passa aumenta il rischio che una stagione disastrosa si trasformi in una catastrofe epocale. Per evitare il tracollo, secondo Federalberghi, c’è appena un mese e mezzo di tempo. Poi non si potrà più tornare indietro.

Si parte dal calendario: entro una settimana la Regione dovrà comunicare l’apertura della stagione turistica. Non è importante fissare sin da subito una data precisa ma il messaggio dovrà essere chiaro e conciso: la Sardegna apre ai turisti. In ogni caso il settore già fa sapere che avrà un calo dell'occupazione degli stagionali dell'67 per cento e una perdita secca di di 2,5 miliardi. Un vero tracollo.

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