La Nuova Sardegna

I sindaci ignorano la lettera della prefetta

I sindaci ignorano la lettera della prefetta

Solo Bortigali e Samugheo hanno deciso di revocare le precedenti ordinanze di apertura

12 maggio 2020
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SASSARI. La lettera della prefetta di Sassari è stata condivisa, letta e studiata non solo in provincia. A più di un sindaco ha dato da pensare, ma alla fine quasi tutti, anche quelli che avevano emesso un’ordinanza per la riapertura di diverse attività, l’hanno ignorata.

Solo due Comuni, Samugheo e Bortigali (entrambi non appartenenti alla provincia di Sassari), hanno deciso di prendere tempo e di sospendere l’ordinanza già emessa che consentiva a parrucchieri, estetiste e altre attività di ricominciare a lavorare.

Per il resto l’ammonimento della prefetta Maria Luisa D’Alessandro è rimasto inascoltato. «La validità e l’efficacia delle ordinanze non può che essere determinata dalla rilevazione dell’indice Rt», aveva scritto la prefetta. Ben consapevole che questa rilevazione è stata da subito assente nella quasi totalità dei Comuni sardi e che anche l’aggiornamento quotidiano che la Regione avrebbe dovuto garantire si è fermato al dato del primo giorno.

Quindi i Comuni che avevano adottato l’ordinanza di riapertura sono andati avanti per la loro strada. Il problema potrebbe essere superato dalla novità arrivata dall’incontro tra Governo e Regione: dal 18 sarà possibile, per i presidenti, procedere a ordinanze diversificate a seconda delle condizioni del contagio in ciascuna area della nazione.

A quel punto le conseguenti ordinanze dei sindaci non saranno più in contrasto «con le norme statali e regionali, a pena di inefficacia», secondo la formula usata dalla prefetta D’Alessandro.

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