La Nuova Sardegna

il femminicidio di serramanna 

Lettera di addio del figlio a Marisa «Mamma, ho il cuore lacerato»

Lettera di addio del figlio a Marisa «Mamma, ho il cuore lacerato»

SERRAMANNA. «Mammina bella». Inizia così la lettera di addio - anzi, di arrivederci - di Antonio alla madre Marisa Pireddu, uccisa dal marito (e padre del giovane) Giovanni Murtas il 5 maggio a...

12 maggio 2020
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SERRAMANNA. «Mammina bella». Inizia così la lettera di addio - anzi, di arrivederci - di Antonio alla madre Marisa Pireddu, uccisa dal marito (e padre del giovane) Giovanni Murtas il 5 maggio a Serramanna. Una lettera in cui il figlio saluta per l’ultima volta la madre. «Mammina Bella è così che ti ho sempre chiamato. Tutte le mamme sono belle, ma per noi figli la nostra mamma è unica. Tu mamma, eri unica nella tua semplicità, nella tua riservatezza e nella tua grande voglia di lavorare e trasmettere il tuo amore a persone che avevano una vita dietro molto più lunga della tua. Bastava guardarti per leggerti sul viso quanto eri buona. Io e te sappiamo quanto sentimento c’era tra di noi, non serviva dirci apertamente ti voglio bene, non serviva abbracciarci e baciarci, ma mamma a me non è mancato mai nulla da parte tua». Anzi, aggiunge. «Se io sono diventato la persona che sono, circondato da tante persone che mi vogliono bene è perché tu mi hai insegnato ad amare, è così dura la vita, quando sembra di aver raggiunto la serenità tutto viene distrutto. Un destino così crudele mamma che non ti meritavi – scrive Antonio –. Ho il cuore lacerato e nessuna parola può descrivere il vuoto che viene lasciato quando succedono e si fanno gesti come questi, soprattutto quando viene fatto alla persona che ti ha dato la vita. Mamma oggi ti ho fatto volare in cielo come un angelo. Solo io e te sappiamo che non è un addio».

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