La Nuova Sardegna

Coronavirus in Sardegna, Solinas: "Dal 18 maggio si riaprono i negozi in tutta l'isola"

Coronavirus in Sardegna, Solinas: "Dal 18 maggio si riaprono i negozi in tutta l'isola"

La videoconferenza con i giornalisti del presidente della Regione. Stop anche all'obbligo dell'autocertificazione per gli spostamenti all'interno dell'isola

13 maggio 2020
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CAGLIARI. Il presidente della Regione Christiana Solinas firma oggi 13 maggio l'ordinanza di riapertura dal 18 maggio per negozi di ogni genere e centri di cura alla persona. Venerdì 15 maggio Solinas dirà quali attività (ristoranti, bar) potranno riaprire sempre dal 18 maggio. Per riaprire le spiagge ci vogliono ancora circa dieci giorni, l'aviazione generale ricomincia a poter frequentare dal Sardegna dal 18 maggio, il primo giugno riaprono i voli in continuità territoriale per Milano e Roma anche da Alghero e da Olbia. Dal 18 maggio non sarà più necessario avere un'autocertificazione per muoversi all'interno dell'isola. Queste e altre le novità annunciate dal presidente della Regione Christian Solinas durante la videoconferenza con i giornalisti di oggi 13 maggio.

In Sardegna ci sono alcuni sindaci che hanno cominciato a riaprire le attività, altri non lo hanno fatto. "Mi assumo io la responsabilità - ha dichiarato Solinas - di riaprire dal 18 maggio negozi di abbigliamento, centri di cura alla persona, profumerie. Siamo a un indice di contagio dello 0,48 per cento, al di sotto dello 0.50 per cento che in Sardegna si indicava come soglia per valutare le riaperture, in presenza di un dato favorevole, con tutte le misure di sicurezza necessarie, è necessario riavviare l'economia che, in questo momento, è un emergenza come la situazione sanitaria".

Ci sarà una riapertura degli aeroporti con particolari norme di sicurezza, il grande vantaggio della Sardegna è stata il blocco delle chiusure dall'esterno. Si pensa di concordare con le società di gestione di porti e aeroporti una serie di misure per gestire i controlli sanitari all'arrivo dei viaggiatori. Il 18 si riparte con l'aviazione  generale, il primo giugno riaprono anche Alghero e Olbia in continuità territoriale per Roma e Milano e si pensa al 15 giugno per i voli nazionali con l'esclusione di aeroporti che mantengono una forte presenza del virus. Il 25 giugno sarà il momento dei voli internazionali, il tutto con un sistema di controllo d'ingresso tipo il passaporto sanitario. Se non ci sarà la liberalizzazione della possibilità di farsi il tampone da parte di chi arriva in Sardegna, stiamo valutando la possibilità di fare altri test. Tutte queste date di riaperture verranno mantenute solo se la curva dei contagi continuerà la sua discesa fino al contagio zero. Perchè i cittadini sardi possano uscire dalla Sardegna si deve arrivare al primo giugno: oltre il quale si potrà viaggiare fuori dall'isola, in uscita non ci sarà bisogno di fare tamponi.

Per le spiagge è appena arrivato il protocollo elaborato dall'Inail, si sta attentamente valutando cosa fare. C'è bisogno ancora di qualche giorno di verifica per pensare di ripartire nei prossimi dieci giorni in modo sicuro. La previsione di linee guida dell'Inail indica misure per ombrelloni e sdraio che generano difficoltà applicative, come applicarle alla Sardegna si valuterà con il comitato scientifico e con gli operatori, bisogna capire se e come ci si possa discostare, le distrazioni rispetto al tema della sicurezza ovviamente sono ammesse, da una riapertura definitiva non si vuole arrivare invece a dover compiere un passo indietro.

LA SITUAZIONE SANITARIA NELL'ISOLA. 1.345 casi di contagi in Sardegna dall'inizio dell'epidemia, con un unico nuovo caso oggi, c'è quindi rallentamento dei contagi. 15 positivi in meno da ieri 12 maggio. Le vittime dall'inizio della epidemia sono 120. 648 persone sono guarite.

I casi positivi quindi oggi vedono un solo contagio registrato a Oristano, sono a zero tutte le altre province. Sassari ha il 64,39 per cento, Cagliari il 18 per cento, Nuoro 5,8 per cento.

Dal 18 in accordo con il Governo e il decreto 30 aprile si adotta un paniere ampio di indicatori (tra cui anche l'indice Rt) che letti assieme danno una rappresnetazione dello stato di salute della Sardegna per valutare, anche, quale capacità di risposta ci sia per un eventuale nuovo sviluppo del contagio.

L'andamento dei tamponi: 1000 tamponi al giorno, 32.449 tamponi dall'inizio dell'epidemia.

Casi Covid 2 in Sardegna: la linea progressiva in discesa del numero di contagi conferma che si è prossimi all'azzeramento.

Il totale delle diagnosi: il numero degli operatori sanitari positivi è 314, 23 per cento del totale, 1-020 unità la popolazione generale coinvolta. Il luogo di esposizione principale: casa di riposo 326 casi, hospice 2, rsa 94 casi, in ospedale 118 casi, in altri luoghi 356 casi, non indicato invece da 124 casi.

Sui 314 sanitari il luogo di esposizione principale è stato l'ospedale, 26 casi fuori dall'ospedale, 20 persone non lo hanno saputo indicare.

Attualmente 403 persone sono in isolamento domiciliare, 78 persone sono ricoverate, 10 sono in terapia intensiva.

Il totale dei decessi è di 120 persone, 66 maschi e 54 femmine.

Le dichiarazioni di isolamento fiduciario nell'isola a Sassari il 38 per cento, Cagliari 24 per cento, sud Sardegna 16 per cento, Nuoro con 11 per cento.

CENTRI SPORTIVI. Per la pratica individuale c'è riapertura con l'ordinanza 20, palestre o centri fitness c'è un ragionamento in corso, per le piscine, sale da ballo, gli studi dicono che sono proprio i luoghi chiusi quelli che danno il terreno di coltura ideale per questo e altri virus e batteri. La data di apertura, comunque, sarà indicata al massimo lunedì 18.

 

 

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