La Nuova Sardegna

Altri tre positivi a Sassari ma la curva rimane bassa

Altri tre positivi a Sassari ma la curva rimane bassa

Lo statistico Atzeni: «Niente terrorismo psicologico: l’isola non è a rischio»

16 maggio 2020
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SASSARI. È durata solo un giorno la benefica sensazione del “livello zero” nel bollettino quotidiano di decessi e contagi da coronavirus in Sardegna. Ma non c’è di cui disperarsi perché si tratta di un “rimbalzo” minimo. Ieri il resoconto dell’unità di crisi ha fatto registrare altri tre nuovi casi di positività, tutti in provincia di Sassari. Rimane ferma a 125 la conta delle vittime.

Salgono così a 1.348 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell'emergenza. 246 sono stati registrati nella città metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 58 a Oristano, 78 a Nuoro, 869 a Sassari.

Le ultime 24 ore hanno segnato un record per il numero di tamponi effettuati: 1.810. È la prima volta che ci si avvicina al limite ideale di 2.000 test al giorno. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 39.844 test. Di fronte all’aumento consistente degli accertamenti diagnostici l’incremento minimo di casi di positività va comunque visto come un fatto positivo.

I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 85. Continuano a essere 10 le persone che necessitano di essere curate in terapia intensiva, mentre 376 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 675 pazienti guariti (con un aumento di 28 rispetto al dato precedente), più altri 87 guariti clinicamente.

L’oscillazione dei nuovi contagi può essere quindi assorbita come una nuova tappa di un percorso che da settimane è ormai incanalato verso un’evoluzione positiva. Alcune indicazioni recenti avevano suscitato qualche preoccupazione.

La situazione sarda viene costantemente monitorata dal CoVstat_IT, il gruppo di lavoro creato da dei giovani ricercatori e analisti. tra questi anche il sardo Luigi Giuseppe Atzeni: «Nell’ultima settimana ho spesso letto che la Sardegna avesse un indice di rischio tra i più alti delle regioni italiane. Non è vero. La nostra isola è tra le 4-5 regioni con l’R0 più basso (intorno a 0.6). È inoltre una delle regioni con il più basso numero di contagi ogni 1000 abitanti , 0.33 attualmente (0.55 al picco)».

La Sardegna è quindi una delle poche regioni italiane che ha seguito un trend costante di decrescita del numero di infetti attivi dal 19 aprile.

«Smentiamo il terrorismo psicologico, perché non serve - aggiunge Luigi Giuseppe Atzeni -. Io sono del parere che bisogna comunque aspettare che i contagi si avvicinino il più possibile a zero. Siamo nelle condizioni di poterlo fare, con questo ritmo ci vorranno meno di 3 settimane».

Dallo statistico arriva un’esortazione forte: «Non possiamo mollare proprio ora, teniamo duro e usciamo solo per necessità e con le giuste precauzioni. Altre due settimane perse di aperitivi non ci cambiano niente. Potrebbero però evitare di ritrovarci a dover combattere con un nuovo focolaio».

@Petretto. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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