La Nuova Sardegna

Nuoro, la pasticceria Italia2 come un aeroporto

di Alessandro Mele
Nuoro, la pasticceria Italia2 come un aeroporto

Lo storico locale davanti all’ospedale riduce i posti a sedere da 68 a 24, i dipendenti da 9 a 5

18 maggio 2020
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NUORO. Ingresso e uscita dal locale regolati da segnaletica orizzontale come in aeroporto; caffè e pasticcini al banco come se si fosse in fila alle Poste ma a distanza di un metro. È così che, da oggi si preparano a lavorare Dario Ciferni e tutto lo staff dello storico bar pasticceria Italia2 di via Mannironi, dopo 42 anni di onorata carriera. Appena si accede all’interno, si ha immediatamente la sensazione che l’odore dei liquidi igienizzanti abbia sostituito quello dei pasticcini freschi e del caffè così come è evidente che da adesso in poi si vivrà davvero in un modo diverso la vita all’interno del locale. «Trecento metri quadri di spazio – racconto Dario Ciferni – che da oggi ospiteranno 24 posti a sedere a fronte dei 68 di prima. Tra l’altro – aggiunge tra il preoccupato e il sarcastico – non so se posso far sedere vicini marito e moglie». Numeri che si commentano da soli se si pensa a come si tradurranno in guadagni eppure sono già tanti i soldi investiti per poter lavorare garantendo sicurezza a clienti e dipendenti («io purtroppo a fronte di 9 dipendenti, oggi ripartirò con 5 unità»): «La spesa affrontata supera i 2.000 euro. Oltre alla segnaletica – spiega il titolare dell’Italia2 – abbiamo adottato la cartellonistica verticale per meglio indicare dove si può sostare e dove no. Oltre a questo si potrà usufruire di due totem con soluzioni alcoliche per le mani e guanti monouso che saranno a disposizione del cliente». I banconi di bar e pasticceria consentiranno di lavorare senza rischi: «Il plexiglas farà da cornice al banco pasticceria – dice ancora Ciferni – mentre un vetro lungo circa 6 metri consentirà di continuare a prestare sevizio al banco accompagnato da segnaposto nel pavimento e da divisori laterali per la distanza di sicurezza di 1 metro tra un cliente e l’altro». Capitolo sanificazione: «Saranno continue – dice – grazie all’utilizzo di detergenti sanitari per superfici e pavimenti e della Vaporella ad alta temperatura, circa 100 gradi, per la sanificazione». Prima del Covid-19 avere un locale davanti all’ospedale San Francesco poteva essere considerata una risorsa mentre ora rischia di essere un punto a sfavore: «Per continuare a consentire l’ingresso a tutti, compreso il personale sanitario in sicurezza – specifica Ciferni – prevediamo l’uso di tazzine monouso. Ci prepariamo alla ripartenza confidando nella bontà dei clienti che inviteremo ad utilizzare tutti i dispositivi necessari».

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