La Nuova Sardegna

La Nuova@scuola: il dg del Banco Cuccurese intervistato dai giovani

di Giovanni Dessole
La Nuova@scuola: il dg del Banco Cuccurese intervistato dai giovani

Dialogo online con gli studenti nella video call sulla nostra pagina Facebook

19 maggio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Meritocrazia. Responsabilità. Fiducia. Competenza. Messaggi importanti quelli lanciati dal direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese ai giovani intervistatori e all'intera platea del progetto La Nuova@Scuola versione online nel corso della video call live trasmessa ieri sulla pagina Facebook della Nuova Sardegna.

Video call cui hanno preso parte anche loro, gli studenti. La giornalista Daniela Scano, responsabile della redazione ragazzi («Scuole e partner non si sono fermati: entrambi grandi e assoluti protagonisti del progetto») presenta l'idea passando la parola al direttore del giornale Antonio Di Rosa: «Bello rivederci. Queste sono attività che mettono gli studenti a contatto con mondo del lavoro e persone che danno loro spunti interessanti, come il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e gli altri imprenditori che parteciperanno».



Un video introduce l'ospite, partner convinto del progetto La Nuova@Scuola sin dai suoi inizi. Proprio con il mondo della scuola il Banco «ha costruito un legame fondamentale. I giovani sono linfa vitale per la Sardegna. Abbiamo creato un brand apposito, Banco di Sardegna per la scuola, in cui confluiscono le tante iniziative in questo ambito a partire dalla scuola materna arrivando sino all'Università. La fantasia, la cultura finanziaria, i temi dell'economia e lo sport sono argomenti che sviluppiamo insieme ai ragazzi». Iniziano a collegarsi gli studenti. Tante domande, a ognuna una risposta.

Gabriele si interroga sul rapporto con la Dinamo al tempo del virus. «Anche lo sport ha subìto l'impatto della pandemia. Sarà importante avere bilanci e società solide: la Dinamo del presidente Sardara ha una gestione manageriale di primo livello. La partnership con il Banco è forte. Si riparte con ottimismo e giusta cautela. Saremo ancora protagonisti».

Adele chiede come si arriva ad essere DG di una banca. «Sono diventato quel che sono facendo grandi sacrifici e impegnandomi al massimo. Non per caso, fortuna o raccomandazione. Dico ai ragazzi: la meritocrazia esiste».

Alessia punta l'attenzione sui dipendenti del Banco, al lavoro in piena emergenza sanitaria: «Ringrazio loro e quelli dell'intero sistema bancario sardo: erano in prima fila a contatto diretto con la gente, dimostrando responsabilità e spirito di abnegazione commovente».

Beatrice si informa sulla tutela di lavoratori e clienti dal rischio contagio: «Abbiamo seguito dettagliatamente le norme, aumentando il livello di guardia fra turnazione dei dipendenti, smartworking e potenziamento degli strumenti informatici per l'utenza oltre ai necessari presidi e supporti installati e forniti alle sedi» spiega Cuccurese.

Federico guarda al futuro e chiede quali siano le professionalità più richieste nel settore bancario: «I mestieri della banca cambiano velocemente, occorrerà avere padronanza dei sistemi informatici. E ci sarà da tenere conto dello sviluppo in campo assicurativo. Opportunità affascinanti per i giovani».

Federico (Ragionieri): quanto è importante lo studio della matematica? «Certamente lo è, ma declinata in chiave moderna e dinamica».

Andrea crea un parallelo fra situazione attuale e turismo: «Una stagione difficile, ma se come da ultime indicazioni a luglio-agosto si potrà ripartire bisognerà creare i presupposti per rilanciare il comparto in vista di mesi e stagioni a venire. Servirà responsabilità da parte nostra e di chi ci governa, serviranno scelte strategiche fatte con criterio e ponderazione».

Dal parallelo fra attacco alle torri gemelle ed emergenza Covid, un ultimo spunto: «Fondamentale il ruolo dell'informazione – chiude Cuccurese –. Si alle notizie verificate, no alla mera ricerca di scoop».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative