La Nuova Sardegna

Crescita boom per la consegna di pacchi

Crescita boom per la consegna di pacchi

Crescita dell’e-commerce durante la pandemia: ad aprile un più 76 per cento. Oristano raddoppia. Lievitate le Postepay

22 maggio 2020
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SASSARI. Hanno tenuto lontane le persone, ma le restrizioni dell’emergenza sanitaria non hanno potuto frenare i bisogni delle gente. Non deve quindi sorprendere che sia cresciuto negli ultimi mesi, e di parecchio, il numero dei pacchi consegnati da Poste Italiane in Sardegna. Nel mese di aprile nell’isola, infatti, si è registrato un incremento, su base regionale, del 76% dei pacchi e-commerce consegnati rispetto allo stesso periodo del 2019.

La percentuale maggiore a livello provinciale la fa registrare Oristano che ha visto più che raddoppiato il numero delle consegne effettuate (+105%), seguita dal Sud Sardegna (+78%), dalla provincia di Sassari (+70%) e dalla provincia di Nuoro (+67%). Ultima, ma non meno rilevante per l’aumento delle consegne dovute all’e-commerce, la città metropolitana di Cagliari con un incremento del 60%.

L’azienda spiega in una nota di aver potuto fare fronte alle nuove esigenze del mercato, ai nuovi bisogni dei consumatori e soprattutto al considerevole incremento di richieste di consegne di pacchi provenienti dal settore e-commerce che ha caratterizzato questo periodo di emergenza anche in Sardegna, grazie alla propria capillarità e all’efficienza della rete distributiva. Sul territorio regionale infatti può contare su 71 centri di recapito (25 a Cagliari e nel Sud Sardegna, 11 nell’Oristanese, 15 nel Nuorese e in Ogliastra, 20 a Sassari e in Gallura).

Anche le carte Postepay hanno fatto registrare un boom, legato evidentemente all’incremento degli acquisti online. Ideali per i pagamenti su internet, a fine aprile il numero complessivo delle carte in possesso dei cittadini sardi era salito a oltre 440mila, di cui circa 210mila a Cagliari e nel Sud Sardegna, circa 130mila a Sassari e provincia, circa 55mila nel Nuorese e circa 49mila nell’Oristanese. E i settori maggiormente trainati dal commercio online nei primi 4 mesi del 2020 sono stati, dopo ovviamente quello alimentare, quello dell’intrattenimento (+112%), della tecnologia (+64%) e degli accessori per la casa (+29%).

Nel presentare i risultati del primo trimestre 2020, l’amministratore delegato Matteo Del Fante ha affrontato la crisi ed è pronta a sfidare il nuovo contesto facendo leva sulle sue caratteristiche di azienda sistemica, dorsale fondamentale per la continuità operativa del Paese. Il settore dei pacchi – ha aggiunto Del Fante – ha registrato una forte ascesa durante le settimane di lockdown, con una domanda che ha ricevuto un forte stimolo dovuto proprio agli acquisti e-commerce. Nel solo mese di aprile abbiamo registrato picchi di richieste paragonabili a quelli record raggiunti nei periodi natalizi o in occasione dei Black Friday».

A livello nazionale, infatti, da gennaio a marzo, sono stati recapitati 38 milioni di pacchi, con un incremento di circa il 10% sullo stesso trimestre dello scorso anno, determinato principalmente dal +26% derivante dal comparto e-commerce. Un cambiamento rivoluzionario per l’Italia, fino ad ora uno dei fanalini di coda in Europa nel commercio on- line, settore nel quale Poste Italiane dice l’azienda – si conferma fra i leader del mercato, grazie ai suoi servizi, ai 27 mila portalettere, 33.500 mezzi e oltre 1.800 centri di distribuzione». (a.palmas)

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