La Nuova Sardegna

Le nuove regole sugli aerei fanno esultare Ryanair

Le nuove regole sugli aerei fanno esultare Ryanair

L’Agenzia europea: mascherina obbligatoria, posto libero solo consigliato. Accolte le richieste delle compagnie low cost che avevano minacciato la serrata

25 maggio 2020
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CAGLIARI. Il posto libero anti Covid in aereo non è più obbligatorio, ma solo consigliato. Anzi, ci sarà una sola regola da rispettare: l’uso delle mascherine dall’inizio alla fine del viaggio, compresi i tempi trascorsi nelle aerostazioni di partenza e arrivo. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea, l’Easa, s’è ammorbidita rispetto a qualche mese fa. Quando ci sarà la ripresa dei voli, intorno a metà giugno, ha virato verso linee guida meno rigide rispetto a quelle del passato. A esultare per prime, dopo la liberatoria dell’ultim’ora, sono state Ryanair e le altre compagnie low cost, che invece avevano minacciato la serrata immediata se fosse diventata operativa la regola del “sedile vuoto” ogni tre. Ma, come scritto, l’Agenzia ha fatto marcia indietro, facendo prevalere le ragioni del mercato a quelle della sicurezza sanitaria, limitandole all’autocertificazione: «Io passeggero dichiaro, sotto la mia responsabilità, che ho un buon stato di salute».

Il protocollo. Pochi giorni fa l’Easa, in collaborazione con il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie, ha pubblicato l’ultimo aggiornamento delle linee guida. Al primo punto c’è scritto: «Nel volo è raccomandato, ma non obbligatorio, mantenere un metro e mezzo di distanza fra i posti. In alternativa – prosegue – se il distanziamento sociale non può essere garantito causa tassi di riempimento, posizione delle poltrone o altre restrizioni operative, sarà indispensabile l’uso di mascherine e la presenza di dispenser con soluzioni disinfettanti, sistemati in punti strategici dell’aereo». Fino a poche settimane fa, invece, l’Agenzia aveva annunciato «l’obbligatorietà del posto vuoto», che sarebbe dovuto essere uno ogni tre sulla stessa fila, destinato nei fatti a ridurre almeno del 40 per cento la «capacità di riempimento». Però la pressione delle compagnie low cost, capitanate da Michael O’Leary, proprietario di Ryanair, ha demolito in un batter d’occhio quella possibile regola. E infatti, dopo che sono stat modificati i protocolli, è arrivato immediato il bollettino della vittoria della compagnia aerea irlandese: «Nelle prime settimane di giugno, riprenderemo a far volare in Europa oltre il 70 per cento della flotta». È vero che le autorità aeree di ciascuna nazione, l’Enac nel caso dell’Italia, potranno imporre regole più severe, ma alla fine non sarà così. Nessun ente oserà mettere paletti più alti in una stagione che si annuncia di per sé complicata.

Altre prescrizioni. Scritto dell’uso obbligatorio della mascherina, anche nelle aerostazioni, in un secondo punto l’Agenzia europea ha scritto: «Dovrà essere ridotto al minimo il bagaglio a mano da portare a bordo» e comunque «tutte le valigie, comprese quelle sistemate in stiva, dovranno essere sanificate alla partenza e all’arrivo». Poi: «Solo ai passeggeri dovrà essere consentito l’accesso al terminal». Infine, «le procedure d’imbarco e sbarco dovranno essere gestite al meglio dal personale di bordo, per evitare assembramenti nei corridoi e davanti alle porte degli aerei».

Autocertificazione. Per l’Easa sarà necessario un solo documento sanitario per viaggiare da una nazione Ue all’altra. «I passeggeri – si legge – dovranno dichiarare il loro stato di salute al momento del check in online, mentre nei terminal saranno sottoposti al controllo della temperatura corporea attraverso i termoscanner». Nessun accenno ai kit sierologici rapidi, comunque considerati inattendibili, e neanche all’obbligo di eventuali tamponi salivari preventivi. (ua)

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