La Nuova Sardegna

Vacanze in Sardegna al tempo del Covid, sos di un turista: «Fate chiarezza»

di Serena Lullia
Vacanze in Sardegna al tempo del Covid, sos di un turista: «Fate chiarezza»

Piemontese, ha una casa in Gallura: «Si deve puntare su soluzioni realizzabili»

27 maggio 2020
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OLBIA. Piemontese di Alessandria, casa con vista sul mare di Bados da 15 anni, follemente innamorato della Sardegna. Il signor Paolo cerca di programmare la sua vacanza a Olbia da settimane. Segue le conferenze live del presidente della Regione, legge le notizie sul web, prova a capire quali regole dovrà seguire per andare nella sua casa al mare. Due settimane a giugno e due settimane a luglio.

«Ho sentito parlare prima di passaporto sanitario, poi di tamponi, adesso di test sierologici – dice –. Fate bene in Sardegna a volere che nessuno potenzialmente malato entri nell’isola. Io stesso e mia moglie siamo i primi che vogliamo passare le vacanze in un posto Covid-free. Ma ancora oggi non c’è chiarezza». Il turista piemontese prova a spiegare la vacanza ai tempi del Coronavirus dalla sua prospettiva. «Serve un test? Io l’ho fatto e sono risultato negativo. Anche mio figlio, che lo ha fatto perché ha una attività commerciale – racconta –. Io e mia moglie abbiamo programmato di venire a Olbia il 13 giugno. Lei lo dovrà fare. Varrà il test che io ho fatto ora o ne dovrò fare un altro?Costa 60 euro e non si hanno i risultati prima di quattro giorni. Dopo due settimane torneremo ad Alessandria per poi riscendere in Sardegna a luglio. Dovremo fare nuovamente il test?». Domande che al momento non hanno risposta.

«Forse il presidente Solinas dovrebbe pensare a soluzioni realizzabili – prosegue il signor Paolo –. Io voglio venire in Sardegna. Pago le tasse, l’Imu, la Tari. Aspetto tutto l’anno per andare a Bados, godermi il mare dalla terrazza di casa, respirare l’aria di Sardegna. Ma sembra che si stia facendo di tutto per non farci venire». Persona cortese, modi gentili che lo portano a chiedere scusa per buttare giù le frasi di un sol fiato, spesso con tono concitato. «Chiedo scusa per lo sfogo, vorrei solo capire – aggiunge –. Ripeto che fate bene a voler restare una isola Covid free e capisco le esigenze di far entrare solo persone sane. Ma vorrei chiedere al presidente Solinas come farà a controllare tutte le barche che ormeggiano in rada e i cui proprietari la sera scendono a terra per cenare o per fare l’aperitivo? È impossibile». Il signor Paolo solleva poi un altro dubbio. «Ma perché se un sardo va nel resto della penisola per rientrare in Sardegna non deve fare il test? Come si può stabilire che nel corso del suo viaggio non sia stato contagiato e porti il Covid nell’isola».
 

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