La Nuova Sardegna

L’eden a numero chiuso, l’app salva Cala Goloritzè

di Giusy Ferreli
L’eden a numero chiuso, l’app salva Cala Goloritzè

Successo per l’esordio della prenotazione per evitare assembramenti. Ben 800 richieste da tutta l’isola, i posti disponibili sono solo 250 al giorno

01 giugno 2020
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BAUNEI. L'assalto domenicale a Goloritzè, una delle perle del Golfo di Orosei, è stato scongiurato grazie alla tecnologia. Ma il fascino del gioiello ambientale incastonato in una cornice di calcare e vegetazione, è rimasto intatto: le prenotazioni sulla app “Hearth of Sardinia”, accorgimento utilizzato dall'amministrazione comunale di Baunei sia per evitare gli assembramenti vietati (e sanzionabili) che si sono registrati la scorsa settimana, sia per tutelare l'habitat, sono letteralmente fioccate. Da venerdì scorso, giorno in cui è entrato in vigore il numero chiuso – appena 250 persone – le richieste per poter trascorrere una giornata nella cala sono state quasi 800. E sono arrivate da tutta la Sardegna.

«Dal 29 maggio al 2 giugno ha sottolineato il vicesindaco con delega al turismo Ivan Puddu – abbiamo registrato un vero e proprio boom di prenotazioni ma con la app si riesce a distribuire al meglio le richieste. Oggi (ieri per chi legge, ndc) e il 2 giugno risultano i giorni più gettonati». Sono numeri importanti se si considera che, così come negli anni scorsi, è previsto un ticket di ingresso di 6 euro, soldi che evidentemente in molti sono disposti a spendere per passare una giornata nella spiaggia.

A vigilare sugli ingressi a Goloritzè i barracelli del paese. Sono loro nel punto di accoglienza all'inizio del sentiero che porta alla cala a fare il check in. E a preoccuparsi che, in questi tempi resi complicati dalle rigide prescrizioni anti-coronavirus, tutto vada per il verso giusto secondo il piano “Baunei safe” destinato a regolamentare un turismo in sicurezza dal punto di vista sanitario. «Ci siamo avvalsi della collaborazione dei barracelli perché sono le figure deputate istituzionalmente al controllo del territorio, di cui ora più che mai si avverte l'urgenza» ha spiegato il primo cittadino di Baunei Salvatore Corrias, promotore della politica del numero chiuso ben prima che nell'Isola si affacciasse lo spettro del Covid-19. «Dal primo luglio opereranno in collaborazione con gli operatori del club di prodotto Supramonte che si occupano dei servizi di vigilanza ambientale sulla zona».

Alla cala, tuttavia, non si arriva solo a piedi. L'alternativa all'escursione, relativamente impegnativa, è una bella nuotata: barche e gommoni devono gettare l'ancora ad almeno 200 metri dalla spiaggia. Una lunga fila di boe segnala la zona interdetta ai natanti. Ma anche in questo caso sono stati in tanti a tuffarsi e a raggiungere la riva a forza di bracciate. Per un post lockdown indimenticabile. Il test più importante sarà però quello del 3 giugno, quando la Sardegna e l'Ogliastra potranno riaccogliere i turisti: a Baunei il numero chiuso sarà ovunque: nella spiaggia centrale di Santa Maria Navarrese potranno esserci 1.300 persone, a Cala Mariolu solo 550, nella spiaggia dei Gabbiani 350 e Cala Sisine ne ospiterà un massimo di 1.600.

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